La "Fazenda esperanza" per il recupero di giovani tossicodipendenti arriva in Cile
La Diocesi di Talca ha aperto le porte alla "Fazenda Esperanza", una comunità terapeutica
legata alla Chiesa cattolica del Brasile, nata 30 anni fa per il recupero di giovani
tossicodipendenti. “Speriamo che la Fazenda Esperanza, diventi al più presto, un luogo
di accoglienza dove le persone vittime di una vita difficile, con dipendenze di diversa
indole, con depressioni profonde, possano ritrovare in se stessi Dio e la propria
vita”, ha detto mons. Horacio Valenzuela, vescovo di Talca, durante la fondazione
giuridica della comunità, lo scorso 12 marzo. All’atto hanno assistito i fondatori
brasiliani della comunità, padre Hans Stapel, Nelson Giovanelli e Marcelo Rodrigues.
Con la visita che Benedetto XVI fece alla sede della comunità nel corso del suo viaggio
in Brasile per l’inaugurazione della V Conferenza dei vescovi di America Latina e
i Caraibi, nel 2007, la "Fazenda Esperanza" ha fatto conoscere il grande lavoro che
per 30 anni ha portato avanti per favorire il recupero e il reinserimento sociale
di migliaia di giovani brasiliani in difficoltà. Oggi, ci sono 95 comunità in 15 Paesi,
gestite da oltre tre mila giovani, in gran parte ex tossicodipendenti ospitati nelle
Fazenda. La casa aperta a Talca è nata dopo la visita di padre Sergio Diaz, parroco
di Villa Prat insieme a un gruppo di laici, per conoscere l’esperienza della "Fazenda
Esperanza" ad Aparecida. In seguito, un gruppo di 22 tossicodipendenti cileni è stato
accolto nella sede brasiliana per la riabilitazione e per la formazione integrale
che li permetterà essere i primi gestori e animatori della comunità di Talca. Mons.
Valenzuela ha affermato che questo percorso per “far arrivare la comunità in Cile
e nella diocesi sarà, senza dubbio, un’esperienza molto positiva perché tantissime
persone possano ritrovare speranza nella vita”. (A.T.)