A Orvieto, la Giornata del pellegrino per Umbria, Marche e Abruzzo
A Orvieto, si svolge questa domenica la Giornata del Pellegrino delle regioni Umbria,
Marche ed Abruzzo. Si tratta di un cammino triennale che vede protagoniste le tre
regioni dell'Italia centrale. Si parte da Orvieto che nel biennio 2013-14 celebra
il Giubileo Eucaristico, concesso dalla Penitenzieria Apostolica per il 750° Anniversario
del Miracolo Eucaristico di Bolsena (1263) e della Bolla “Transiturus” del Papa Urbano
IV (1264), che ha avuto inizio nel mese di gennaio del 2013 con l’apertura della Porta
Santa delle Basiliche di Orvieto e di Bolsena e che si concluderà nel mese di novembre
con la loro chiusura. La Giornata del Pellegrino approderà poi nel 2015 al Santuario
di Loreto e nel 2106 a quello di San Gabriele dell’Addolorata in un percorso del Sacro
che anno dopo anno attraverserà le tre regioni. Un cammino, occasione di un’esperienza
di pellegrinaggio e di una sosta spirituale, illuminato dalla Vergine Maria, Madre
di Dio, che aiuterà i pellegrini ad entrare nel Mistero di Cristo e della Chiesa.
In particolare il 2014 sarà incentrato sull’incontro con il Mistero di Cristo che
riconosciamo nel pane spezzato. Da qui il titolo che farà da filo conduttore all’iniziativa
“Eucarestia, Pane del pellegrino”. Ad aprire la Giornata ad Orvieto - che si propone
di essere occasione di incontro per i pellegrini e opportunità di approfondimento
del “cammino” cominciato anche durante i pellegrinaggi – mons. Liberio Andreatta,
vice-presidente e amministratore delegato dell’Opera Romana Pellegrinaggi, il presidente
della Provincia di Terni, Polli, il sindaco di Orvieto, Concina, e mons. Giovanni
Tonucci, arcivescovo Prelato di Loreto e delegato pontificio per il Santuario della
Santa Casa. In mattinata, la catechesi sul tema della Giornata tenuta da mons. Gualtiero
Sigismondi, vescovo di Foligno. Spazio poi alle testimonianze e nel pomeriggio tutti
al Duomo per il pellegrinaggio giubilare attraverso la Porta Santa presieduto dal
vescovo di Avezzano, mons Pietro Santoro. A conclusione, la Messa presieduta da mons.
Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto-Todi.