2014-03-21 08:53:14

Siria: il regime conquista Krak dei Cavalieri e continua lo smantellamento delle armi chimiche


Continua l’offensiva del regime di Damasco al confine col Libano mentre si distende momentaneamente la situazione col vicino Israele. Ieri la strategica conquista del castello crociato di Krak des Chevaliers nella provincia di Homs con l’uccisione di decine di ribelli. Intanto la missione congiunta Opac-Onu fa il punto sullo smantellamento dell'arsenale di armi chimiche di Damasco. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Il 54% dell'arsenale chimico siriano è stato consegnato all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, fuori dal Paese mediorientale. Ieri l’undicesimo trasferimento di materiale di "Priorità 1". A riferirlo il capo della missione congiunta di Opac e Onu che sta monitorando l'andamento del piano di distruzione degli agenti chimici concordato da Usa e Russia a settembre e che prevede il 30 giugno come data ultima. Ma sul terreno le armi continuano a mietere vittime: fronte caldo ancora quello col Libano. Ieri i combattimenti in diversi punti,ma il successo maggiore del presidente Assad si è avuto con la caduta della cittadella medievale di Krak des Chevaliers in mano ai ribelli da due anni, che garantisce al regime il sigillo sulla frontiera da cui passano armi e miliziani diretti ai rivoltosi e la blindatura dell'autostrada che da Homs porta sulla costa verso Latakia e Tartus, bastioni del regime. Più a nord intanto nella provincia di raqa, un ultimatum dei jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante ha messo in fuga circa 600 curdi, la maggior parte accolti in Turchia da dove, come segnalano le Nazioni unite ieri sono potuti passare per la prima volta dall'inizio del conflitto i camion carichi di aiuti i umanitari regionali diretti verso la città siriana di Qamishli, in una zona a maggioranza curda.







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