India: l'impegno della Chiesa accanto ai più deboli
La difesa dei diritti delle fasce più deboli è una priorità per la Chiesa: lo ha detto
mons. William D’Souza, arcivescovo di Patna, capitale dello stato indiano di Bihar,
in un workshop sulla Dottrina sociale della Chiesa organizzato a Patna dalla “Commissione
per la Giustizia, la pace e lo sviluppo” della Conferenza episcopale dell'India. Come
riferisce all'agenzia Fides una nota della Commissione, il vescovo esortato i fedeli
a “un impegno attivo per la giustizia”. Citando il profeta Michea, ha ricordato la
frase “fare giustizia, amare la pietà”, affermando che questo illumina i cristiani
su come rispondere ai “segni dei tempi”.
La Dottrina sociale della Chiesa –
ha aggiunto padre Charles Irudayam, segretario della Commissione dei vescovi – non
è solo pura teoria ma è un richiamo all’impegno sociale. I partecipanti hanno fatto
il punto sulle questioni chiave che interessano la società e la Chiesa. Sono sfide
per la Chiesa specialmente, nello stato del Bihar: la difesa dei diritti delle donne
e dei bambini; il sistema delle caste ancora vigente nella prassi; la discriminazione
delle minoranze.
I 45 partecipanti al workshop, sacerdoti, laici, delegati
ed esperti dalle diocesi del Bihar, hanno rimarcato che, sullo stile e secondo i richiami
di Papa Francesco, la Chiesa in India sta riscoprendo l’importanza di compiere un
serio discernimento ed una efficace azione sociale, per attualizzare e incarnare nella
realtà indiana i principi fondamentali della Dottrina sociale come solidarietà e opzione
preferenziale per i poveri. (R.P.)