Dal 30 marzo il nuovo canale 'glocal' del Corallo per tv cattoliche locali italiane
"Si tratta di un nuovo
servizio satellitare, spiega don Claudio Savio, direttore di Tele Pace, che
dal 30 marzo prossimo sarà disponibile a servizio delle tv presenti sul territorio.
Lo scopo è quello di mettere in comune tutto quel materiale che le tv producono dove
vivono". "Stiamo costruendo un palinsesto prendendo da questo cesto per rimetterlo
in circolo e dare la possibilità, a chi lo vorrà, di ritrasmettere ciò che riterrà
più utile per il proprio palinsesto". "Stiamo partendo, spiega il direttore di Telepace
don Savio, con un'idea di sei ore dal 30 marzo che poi passerà sul satellite di servizio
per 4 volte, nell'arco della giornata". "Un primo passo, per lavorare insieme e farci
dono reciproco di quello che da anni produciamo". "E' l'esperienza, afferma Luigi
Bardelli, presidente del Consorzio Corallo che raccoglie le radio e le tv libere
locali di orientamento cattolico, di quelle emittenti che lavorano nelle periferie
italiane. Il mondo delle radio tv locali, è un mondo dove, dopo aver parlato negli
studi, incontriamo poi per strada i nostri ascoltatori che ci chiedono coerenza rispetto
a quello che diciamo". "Per questo, sottolinea Bardelli, c'è tutta una rivoluzione
da fare, perchè il cattolico non vuole solo discorsi. Serve la parola accompagnata
dalla testimonianza". "Per questo, credo che si vada verso una sinergia tra locale
e nazionale, per mettere in comune tutto ciò che produce il mondo cattolico. Dal Centro
Televisivo Vaticano alla Radio Vaticana, da Telepace a Teleradio Padre Pio, alle produzioni
di tante associazioni e movimenti e di tante emittenti locali. Ecco c'è da mettere
tutto questo in comune per fare sinergia reciproca e rendere la nostra comunicazione
più efficace". (a cura di Luca Collodi)