Crisi ucraina: sempre più difficili i rapporti Ue, Usa e Russia
La secessione della Crimea dall’Ucraina e il processo di adesione della penisola alla
Russia lascia un segno profondo nei rapporti tra Unione Europea e Mosca. Ieri, nel
vertice di Bruxelles, ribadite le sanzioni già adottate, mentre altre potrebbero scattare
in caso di ingresso di truppe russe in altre zone dell’Ucraina dopo la Crimea. I 28
chiedono anche una missione internazionale sotto l’egida dell’Osce, l'Organizzazione
per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Da Bruxelles,il servizio di Giovanni
Del Re:
La fase tre
delle sanzioni, ha ribadito ieri la cancelliera tedesca Angela Merkel, scatterà solo
qualora Mosca intervenisse in altre regioni dell’Ucraina oltre alla Crimea. I leader
tuttavia hanno deciso di aumentare di altri 12 nomi la lista già approvata lunedì,
delle personalità colpite da restrizioni ai viaggi nell’Ue e da congelamento dei beni.
I nuovi nomi che si aggiungono ai 21 già decisi lunedì, saranno rivelati oggi. I leader
inoltre hanno deciso di annullare il vertice Ue-Russia e confermato anche lo stop
a quello del G8, entrambi avrebbero dovuto avere luogo a giugno a Soci. Inoltre i
Ventotto hanno comunque intanto incaricato la Commissione Europea di studiare possibili
sanzioni economiche per l’eventualità la Russia debba aumentare le tensioni con nuovi
azione in altre parti dell’Ucraina.
E sull’evoluzione dei rapporti tra Unione
Europea e Russia si sofferma Raffaele Marchetti, docente di relazioni internazionali
all'Università Luiss, al microfono di Fausta Speranza:
L’argomento
Ucraina anche al centro dell’attività della Casa Bianca, che ieri ha adottato severe
sanzioni nei confronti di alcuni importanti esponenti russi, ma – ha detto il presidente
Obama – rimane sempre aperta la via negoziale. Da Washington,il servizio Francesca
Baronio:
E’ Guerra di
sanzioni fra Washington e Mosca. Con un ordine esecutivo firmato ieri dal presidente
Obama gli Usa hanno allargato la loro “lista nera” colpendo altri 20 funzionari russi,
incluso il capo dello staff di Putin e una banca. Ma oltre all’estensione delle sanzioni
gia’ esistenti Obama ha posto le basi per nuove possibili misure ad interi settori
economici fra cui energia e difesa, che secondo i calcoli del Tesoro americano potrebbero
danneggiare il cambio del rublo sul dollaro del 3%.
E anche la Russia, che
ha sempre sminuito la gravità delle sanzioni, ha risposto dalla sua con altre disposizioni
nei confronti dell’occidente, proseguendo nel processo di assorbimento della Crimea.
Sentiamo Giuseppe D’Amato:
La Duma ha dato
il via libera, con un solo voto contrario, all’adesione della Crimea alla Federazione.
La votazione è avvenuta alla presenza del ministro degli Esteri Lavrov. A Kiev la
Rada ha approvato una mozione in cui si ribadisce l’intenzione di lottare per la Crimea
ed ha chiesto alla Comunità internazionale di non avallare l’annessione. La Russia
ha deciso, intanto, contro-sanzioni agli Usa. Noti politici come il senatore John
McCain sono nella lista degli indesiderati. Se Mosca, attraverso il suo ministro della
Difesa Shojgu, afferma che non farà entrare proprie Forze armate in Ucraina orientale,
Kiev ha ulteriormente elevato lo stato di allerta delle proprie truppe. Stamane 3
corvette ucraine sono state occupate da miliziani nel porto di Sebastopoli. A Donetsk
i filo-russi stanno radunando firme per un referendum, ma appaiono in netta minoranza.