Non solo bullismo, i ragazzi di una scuola romana si confrontano con i parlamentari
Bullismo, lavoro, scuola. Sono alcuni dei temi che riguardano il futuro dei ragazzi
e su cui questi si attendono risposte dalla politica. Ieri un gruppo di giovani di
una scuola superiore di Roma è stato a Montecitorio per confrontarsi con alcuni parlamentari.
Ad organizzare l’iniziativa, Telefono Azzurro. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Un ragazzo
su tre in media è vittima del bullismo. E’ uno dei primi problemi che i ragazzi in
età scolare cominciano ad avvertire. Ma non c’è solo questo. Sentiamo alcuni di loro
arrivati oggi a Montecitorio:
“Ho visto che spesso gli altri Paesi tentano
di dare maggiore importanza alla sanità e alla scuola. Noi volevamo capire un po’
quale fosse la situazione della sanità italiana e della scuola…".
"Noi
vorremmo parlare del fenomeno del cyberbullismo, perché molti siti dove è presente
non sono ancora stati chiusi…".
"Vedendo la disoccupazione dei nostri
giorni, ci chiediamo come possano pensare che sia ancora stimolante studiare e avere
titoli di studio!”.
La politica non sempre ha risposte immediate a queste
domande. I parlamentari intervenuti all’incontro hanno assicurato la loro attenzione
ma anche ammesso che c’è molto da fare. Il deputato Edoardo Patriarca:
“Credo
che davvero la famiglia, assieme alla scuola, guarda caso, debba essere rimessa al
centro, non soltanto come ammortizzatore sociale ma come luogo in cui si costruiscono
relazioni e in cui i ragazzi trovano sostegno e aiuto nel diventare grandi e adulti”.
Il
mondo dei giovani passa soprattutto attraverso il web. Per Ernesto Caffo, presidente
dei Telefono Azzurro, fondamentale è l’intervento della scuola:
“Mettere
da una parte, nella formazione degli insegnanti, grandi investimenti. Sicuramente
vanno ricostruite le scuole ma dobbiamo ricostruire anche un sapere. Il panorama è
cambiato perché oggi gli insegnanti affrontano sfide molto complesse”.