Biblioteca Vaticana: accordo con Ntt Data per digitalizzare 3 mila manoscritti
Novità importanti per la Biblioteca Apostolica Vaticana: è stato firmato ieri un accordo
con la Corporation giapponese NTT Data per digitalizzare 3 mila manoscritti nell’arco
di 4 anni. L’iniziativa è stata presentata nella Sala Stampa vaticana da mons. Jean-Louis
Bruguès, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, e da mons. Cesare Pasini,
prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, insieme al presidente ed amministratore
delegato della Ntt Data, Toshio Iwamoto. Il servizio di Roberta Gisotti:
Il progetto
già assunto da anni dalla Biblioteca Vaticana è più ampio: digitalizzare tutti gli
82 mila manoscritti, ben 41 milioni di pagine. Con i 3 mila nuovi manoscritti si arriverà
nel 2018 ad avere 15 mila documenti digitalizzati, ha osservato mons. Pasini:
“Una vera opera a favore della conservazione e della divulgazione della
conoscenza, a servizio della cultura per tutto il mondo”.
I 3 mila manoscritti
– una decina di particolare valore - abbracciano tutte le culture e le lingue dell’Europa
ma si estendono anche all’Estremo Oriente cinese e giapponese fino all’America precolombiana,
ha ricordato mons. Bruguès, sottolineando la missione umanistica propria della
Biblioteca Vaticana che vide le sue origini a metà del Quattrocento per intuizione
di Papa Niccolò V:
"...e con questo spirito umanistico intende conservare
e rendere disponibile l'immenso tesoro dell'umanità, che le è stato affidato. Per
questo lo digitalizza e lo offre alla libera consultazione sul web”.
Emozione
per il compito assunto nelle parole del presidente della NTT Data, Iwamoto.I
manoscritti digitalizzati – ha spiegato - saranno visibili gratuitamente sul sito
della Biblioteca Vaticana nella forma di immagini ad alta definizione. L’intera operazione
avrà un costo stimato in 18 milioni di euro.