Putin firma l'annessione della Crimea: venerdì il voto della Duma
Il presidente russo Putin ha firmato al Cremlino la bozza per l’ingresso della Crimea
nella Federazione russa. Venerdì ci sarà la legalizzazione da parte del Parlamento
e della Corte costituzionale. A Mosca sarà domani il segretario generale dell'Onu
Ban Ki-Moon che potrebbe incontrare Putin. Ma per sentire cosa succede in Russia,
il servizio di Giuseppe D’Amato:
La Crimea
è “tornata a casa”. L’ha annunciato Vladimir Putin alle migliaia di persone radunatesi
sulla piazza Rossa. E’ stata corretta una delle tante “ingiustizie” commesse dall’Unione
Sovietica, ossia il “trasferimento della penisola all’Ucraina” nel 1954. “Basta conoscere
la storia per capirci”, ha spiegato il capo del Cremlino. Secondo Putin la popolazione
russofona del Paese vicino è stanca dei tentativi di “assimilazione coatta”. Mosca
non vuole adesso la scissione dell’Ucraina. Anzi, spera che questa diventi “forte,
stabile e pacifica”. Durissime sono state le parole di Putin contro gli occidentali
“irresponsabili”. “Siamo contrari a che la Nato spadroneggi alle porte di casa”; “Gli
Stati Uniti hanno permesso in Kosovo ciò che non vogliono qui”; le sanzioni suscitano
ironia”. Ma intanto alla periferia di Simferopoli si è sparato vicino ad una caserma.
Due sono i morti. La dinamica dello scontro non è ancora chiara.
Da
parte ucraina, il premier ad interim Iatseniuk definisce l'annessione "una rapina
su scala internazionale" e accusa la Russia di "crimini di guerra", riferendo di militari
russi che hanno aperto il fuoco contro militari ucraini in Crimea in almeno un caso.
Intanto sul piano internazionale continuano reazioni e prese di posizione. Il servizio
di Fausta Speranza
Oggi
si riunirà di nuovo il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, su richiesta dell’Ucraina.
Per la prossima settimana il presidente americano, Obama, propone una riunione dei
leader del G7 all'Aja. Da giorni si parla di ritornare dal G8 al G7 escludendo Mosca.
A Bruxelles ancora non c’è stata parte una decisione precisa. La gravità di una mossa
del genere nella valutazione di Daniele De Luca, docente di Storia delle relazioni
internazionali all’Università del Salento: Sarebbe grave sì,
ma io lo ritengo ancora abbastanza simbolico. Credo che anche in questo caso la Russia
- Putin - abbia messo in conto una possibile esclusione al primo giro, in maniera
tale poi da prendere tempo, far - come dire - ammorbidire la questione e poi essere
probabilmente più avanti richiamata. C’è poco da fare: senza la Russia non si può…
La questione del G7 e G8 non è tanto importante, perché - come ho già detto un’altra
volta - la questione importante è sempre quella del G20: lì ci sono degli Stati completamente
diversi, le cui economie in questo momento sono assolutamente determinati e dove vengono
prese le vere decisioni.
Resta da dire che Obama e la cancelliera tedesca
Merkel, parlandosi telefonicamente, "hanno condannato le mosse della Russia " e "hanno
concordato di continuare a considerare mezzi diplomatici". Germania e Usa discutono
anche di come aiutare l'Ucraina a stabilizzare l'economia e preparare le elezioni
di maggio.