In Nigeria conferenza nazionale contro il terrorismo
Il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha inaugurato ieri ad Abuja la conferenza
nazionale. Un evento importante per il Paese africano sconvolto dalla piaga del terrorismo
di matrice islamica, da rivalità etniche e da gravi sperequazioni economiche. Giulio
Albanese:
“È un’opportunità
– ha detto nel suo intervento il presidente - per tornare a sperare nuovamente». Il
capo dello Stato più popoloso dell’Africa ha parlato di fronte a 492 delegati, in
rappresentanza di 22 categorie politiche, sociali, professionali e confessionali,
sostenendo di non avere “interessi personali” in questa conferenza e di augurarsi
che prevalga su tutto lo spirito di unità. Le questioni che verranno affrontate sono
cruciali soprattutto per fronteggiare la crescente esclusione sociale: si parlerà
ad esempio della ripartizione degli introiti del petrolio e degli equilibri di potere
tra il governo federale e le amministrazioni dei 37 Stati confederati. Per tre mesi
discuterà di «tutte le questioni di rilievo con l’eccezione dell’indivisibilità della
Nigeria». Da rilevare che sempre ieri è stato diramato un comunicato governativo dal
quale si è appreso del nuovo piano di “soft power” per sconfiggere i Boko Haram, nella
speranza di conquistare i cuori e le menti dei cittadini irrequieti del nord-est.
Il governo introdurrà sistemi per incoraggiare le comunità locali a evitare gli estremismi.