Libano. Il patriarca Rai alla Messa per la Caritas: si ponga fine al logoramento del
Paese
I leader politici e tutti coloro che intendono restare fedeli alla nazione libanese
devono fare in modo che “si ponga fine al logoramento del Paese, concedendo fiducia
al governo al fine di rilanciare l’attività legislativa”. Così si è espresso il patriarca
di Antiochia dei Maroniti, Boutros Bechara Rai, durante la Messa celebrata presso
la sede patriarcale di Bkerkè per gli operatori di Caritas Libano in occasione dell’inizio
dell’incarico del nuovo presidente, padre Paul Karam. Nell’omelia, pronunciata domenica
scorsa durante la celebrazione liturgica, il patriarca ha stigmatizzato le tensioni
laceranti messe in atto dalle forze politiche contrapposte che continuano a minacciare
l’unità del Paese dei cedri.
In particolare, il card. Rai ha ribadito che occorre
sgombrare il campo da tutte le “riserve espresse nei confronti dello Stato come autorità
unitaria di riferimento per il suo territorio, il suo popolo e le sue istituzioni”
come è sancito nel preambolo della vigente Costituzione libanese. Gli ultimi contrasti
erano sorti intorno alla dichiarazione governativa pubblicata la scorsa settimana,
in cui tra l’altro si faceva cenno al “diritto dei cittadini libanesi di resistere
all’occupazione israeliana, respingere i suoi attacchi e recuperare i territori occupati”.
I rappresentanti del partito Kataeb avevano interpretato tale inciso come un implicito
riconoscimento di libertà di manovra per le milizie collegate al partito sciita di
Hezbollah, e per questo avevano minacciato di abbandonare la compagine governativa
appena insediatasi sotto la guida del Primo Ministro Tammam Salam.
Durante
la Messa, il patriarca maronita ha augurato al nuovo presidente di Caritas Libano
di operare con profitto nell’affrontare i problemi esorbitanti che l’organismo si
troverà a affrontare. “Il nostro lavoro” riferisce all’agenzia Fides padre Karam “non
potrà che avere ancora al centro i problemi che sono davanti a noi per la crisi siriana
e la condizione dei rifugiati giunti qui da quel Paese. Siamo in cammino, e ci serve
l’aiuto di tutti, a cominciare dall’aiuto della preghiera”. Caritas Libano ha appena
ricevuto una donazione di 750mila dollari dal Belgio. (R.P.)