Ifad. Il presidente Nwanze: il Papa è coscienza critica sullo spreco di cibo
Nell’Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare, proclamato per il 2014, emerge
con forza il tema delle risorse alimentari disponibili per il sostentamento delle
popolazioni più povere della Terra. Una questione su cui si impegnano le Nazioni Unite
con i loro organismi come il Fondo Internazionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura,
Ifad, e su cui Papa Francesco è intervenuto con decisione. In particolare il presidente
dell'Ifad, il nigeriano Kanayo Nwanze, ricorda le esortazioni rivolte più volte
dal Papa contro lo spreco di cibo al microfono di Rafael Belincanta:
R. – We all
say that the world produces enough food to feed nine billion people… Noi tutti
sappiamo che il mondo produce cibo a sufficienza per nutrire 9 miliardi di persone
entro il 2050. Oggi sappiamo che possiamo nutrire 7,1 miliardi di persone dal cibo
prodotto a livello globale. Il problema è l’accesso e la disponibilità di cibo, in
particolare nelle zone rurali e in quei Paesi che sono colpiti da gravi eventi climatici.
Papa Francesco ci fa prendere coscienza della necessità di considerarci come un’unica
umanità. Personalmente penso che non sia accettabile che nel mondo un miliardo di
persone continui a soffrire di malnutrizione, che oltre 800 milioni di bambini soffrano
di rallentamento della crescita proprio a causa della malnutrizione, e poi c’è un
altro miliardo di bambini è obeso perché nutriti in eccesso… Queste contraddizioni
ci fanno comprendere che il nostro lavoro è quasi una missione: portare la felicità
ai poveri, aiutarli a costruire le loro capacità per allontanarsi dalla povertà e
dalla fame, per abbandonare un’agricoltura di sussistenza e per insegnare loro a vendere
le eccedenze della loro produzione agricola così da poter nutrire se stessi e le loro
famiglie.