Donne e bambini tra i morti ad Homs per un’autobomba
Ieri ennesima drammatica giornata in Siria. Tra gli episodi più gravi, l’autobomba
esplosa ad Homs che ha provocato almeno sei morti. Intanto il Parlamento di Damasco
ha ratificato la nuova legge elettorale proposta alcuni mesi fa dal presidente Assad.
Ci riferisce Marina Calculli:
Un’autobomba
a Homs nel quartiere degli alawiti, considerati fedeli al regime di Bashar al-Asad,
ha ucciso ieri almeno sei persone. Invece l’esercito lealista si prepara ad una nuova
offensiva contro Yabrub, alle porte di Damasco, dopo che ieri la tv di stato aveva
annunciato di averla ripulita dai “terroristi” –gli insorti nel linguaggio del regime.
All’attacco di Yabrud è coinvolti anche un folto commando di Hezbollah. Secondo una
fonte vicina al partito-milizia libanese, 13 capi militari dei ribelli sono stati
uccisi. Tra di essi c’era anche Abu Azzam al-Kuweiti, uno dei rapitori delle 13 suore
libanesi prelevate a Maaloula e rilasciate pochi giorni fa. Intanto il parlamento
siriano ha approvato all’unanimità una nuova legge elettorale che dovrebbe regolare
le presidenziali prossime. Una serie di clausole escludono di fatto moltissimi attivisti
dell’opposizione dalla potenziale candidatura: una misura che spiana, ancora di più,
la via per la terza rielezione di Bashar al-Asad.