Siria. Mons Audo: per l'azione della Caritas si aprono nuovi fronti
Il perdurare del conflitto sta annientando la popolazione siriana anche a livello
psicologico, e ciò spinge la Caritas a farsi carico di nuove urgenze, come quelle
del blocco delle attività lavorative e dell'assistenza psico-sociale. Lo riferisce
all'agenzia Fides il vescovo caldeo di Aleppo, Antoine Audo, presidente di Caritas
Siria, offrendo un resoconto della settimana di formazione degli operatori Caritas
siriani svoltasi in Libano, ad Harissa, nella prima decade di marzo.
“Per la
prima volta” spiega il vescovo caldeo “gli addetti della Caritas che operano nelle
sei regioni in cui abbiamo diviso la Siria si sono ritrovati tutti insieme. Erano
un centinaio. Anche la natura plenaria dell'incontro ci ha permesso di renderci conto
del grande lavoro che si sta portando avanti in un Paese devastato, e ha fatto emergere
con forza le nuove necessità umane che siamo chiamati a affrontare”. Il perpetuarsi
degli scontri, dei bombardamenti e degli attentati costringe a affrontare bisogni
che non hanno a che fare soltanto con le urgenze immediate di sopravvivenza. “Oltre
ai pacchi viveri, l'assistenza sanitaria e il soccorso ai poveri” prosegue il vescovo
Audo “abbiamo individuato due campi nuovi d'azione: l'assistenza psico-sociale e l'aiuto
per coinvolgere giovani siriani in micro-progetti di lavoro, soprattutto nei villaggi
e nelle campagne”.
L'intento è quello di aiutare soprattutto i bambini, le
donne e i giovani a resistere anche dal punto di vista psicologico alla tragedia in
cui si trovano a vivere da tre anni. “Nei comportamenti individuali” racconta il vescovo
Audo “si moltiplicano i segnali di crollo spirituale e interiore. Rischiamo di avere
generazioni intere di bambini e giovani devastati per sempre dall'esperienza che hanno
vissuto. Per questo abbiamo deciso di prendere questa nuova direzione legata al lavoro
e all'assistenza psico-sociale. Ma questo richiede anche tempo e formazione. La nostra
realtà, i nostri operatori non potevano immaginarsi, qualche anno fa, di dover far
fronte a un impegno umanitario di queste proporzioni”.
In questo cammino, Caritas
Siria conta sull'aiuto delle Caritas di altri Paesi (Italia, Usa, Germania, Francia).
I rappresentanti e gli operatori delle altre Caritas nazionali verranno coinvolti
in un gruppo di lavoro per sostenere da vicino Caritas Siria nei nuovi campi d'azione.
Intanto l'Assemblea dei vescovi cattolici della Siria – svoltasi a Beirut lo scorso
12 marzo – ha stabilito che le offerte raccolte nelle chiese di tutto il Paese la
prima domenica di giugno saranno devolute alla Caritas. (R.P.)