Inghilterra: a 3 anni del conflitto in Siria, i vescovi chiedono sicurezza, libertà
e dignità per il popolo
A tre anni dall’inizio della guerra civile in Siria, scoppiata il 15 marzo 2011, i
vescovi dell’Inghilterra e del Galles esortano a non dimenticare la tragedia di migliaia
di persone che vivono nella violenza, con un’escalation di sofferenze e di vittime.
“Tutti i siriani meritano di meglio”, si legge nel comunicato firmato da mons. Declan
Lang, vescovo di Clifton e responsabile dell’ufficio relazioni internazionali dell’episcopato.
“Sembra che i 140mila morti, i 6,5 milioni di sfollati interni, i 2,5 milioni di rifugiati
nei Paesi limitrofi come Libano e la Giordania e centinaia di migliaia di feriti,
sequestrati, imprigionati e scomparsi in tutto il Paese, abbiano intorpidito i nostri
sensi”, aggiunge il comunicato. Mons. Lang afferma che per fermare il massacro bisogna
smettere di guardare alla Siria come una questione di vinti e vincitori e sforzarsi
piuttosto a estirpare la violenza alla radice e ad aumentare l’assistenza umanitaria.
Il messaggio ribadisce che tutti i siriani - cristiani, drusi, kurdi, sunniti e sciiti
- meritano dignità, libertà e sicurezza. “Questo si potrà ottenere se la buona volontà
e la buona fede rimuovono l’amarezza e il rancore che si sono annidati nei cuori e
nella mente delle persone”. Infine, mons. Lang invita i fedeli a pregare per i siriani,
in particolare in questo tempo di Quaresima che ci aiuta a raddoppiare i nostri sforzi
perché consapevoli che la Crocifissione ci porta alla Risurrezione. (A cura di
Alina Tufani)