Terra Santa: mons. Twal incontra il ministro del Turismo israeliano in vista del viaggio
del Papa
Il patriarca latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fouad Twal, ed il ministro del
Turismo israeliano, Uri Landau, si sono incontrati giovedì a Gerusalemme, nella sede
del patriarcato. Al centro di questo secondo incontro - il primo era avvenuto nell’ottobre
del 2013 – ci sono stati i preparativi al prossimo viaggio di Papa Francesco in Terra
Santa, dal 24 al 26 maggio.
Il patriarca Twal e Landau hanno anche discusso
di altri temi, quali la dimensione universale assunta dalla città di Gerusalemme nella
costruzione di ponti di pace e nella mediazione interculturale, nonché l’accoglienza
dei pellegrini nei luoghi santi. “Insieme, facciamo il possibile – ha detto il patriarca
- affinché i pellegrinaggi siano facilitati e l’accesso ai luoghi santi sia possibile
per tutti, poiché l’accoglienza è un interesse comune”. Dal suo canto, il ministro
Landau ha sottolineato l’importanza per tutti - cittadini e pellegrini – di accedere
ai luoghi santi “in tutta sicurezza”. Quanto allo sciopero in corso da parte dei funzionari
del ministero degli Esteri, Landau ha affermato che la protesta “dovrebbe presto,
noi speriamo, giungere al termine”. Resta, in ogni caso, confermato il viaggio del
Papa, così come ribadito da padre Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa
Sede, nei giorni scorsi.
Intanto, proprio in questi giorni è stato presentato
ufficialmente alle autorità istituzionali di Gerusalemme il progetto del Museo della
Terra Santa (Terra Sancta Museum), che vedrà la luce nel 2015. Ad illustrarlo, nella
sede della Custodia, il Custode padre Pierbattista Pizzaballa, il quale ha osservato
come “la storia della cristianità, e la storia dei francescani da otto secoli custodi
dei luoghi santi, costituiscono un patrimonio” che ha “un significato fondamentale
per tutti i cristiani del mondo”. Le tre sezioni del Terra Sancta Museum - archeologica,
storica e multimediale - renderanno fruibile a tutti, pellegrini o visitatori, gli
oggetti preziosi che, nel corso dei secoli, hanno costituito quello che è considerato
il “tesoro di Terra Santa”. Il coinvolgimento delle autorità locali tiene conto dell’importanza
internazionale del progetto stesso. Gli archivi storici della Custodia, così come
i paramenti e gli oggetti sacri della Basilica del Santo Sepolcro, testimoni di secoli
di storia della cristianità nel Vicino Oriente, troveranno una fissa dimora ed un
luogo di esposizione degno del loro prestigio in un futuro ormai prossimo. (G.P.)