Ecuador: la voce della Chiesa su laicità e libertà religiosa
I vescovi dell’Ecuador hanno pubblicato una Lettera pastorale dal titolo: “Laicità
e libertà religiosa”. Il documento, inviato all’agenzia Fides, è articolato in due
sezioni ed esprime il pensiero della Chiesa cattolica sull’argomento, molto sentito
nel Paese sudamericano. Nell’introduzione si afferma: "Nel nostro Paese stiamo assistendo
- nel fenomeno planetario più ampio della globalizzazione - ad un interesse particolare
per la diversità di mentalità, ad una condivisione della conoscenza e ad un apprezzamento
di culture diverse…” Quindi i vescovi scrivono: “vogliamo condividere alcuni concetti
sulla laicità, la laicità dello Stato e la libertà religiosa”.
La prima parte
del documento mette in guardia “sulla confusione tra laicità e laicismo”. Il laicismo
cerca “la totale separazione tra Stato e Chiesa, senza che quest’ultima possa avere
autorità per intervenire su questioni relative alla vita umana e al comportamento
dei cittadini". Secondo una concezione esatta, “Stato laico non significa ‘non-religioso’
o, peggio, antireligioso, ma solo ‘laico’, cioè, che non professa una particolare
confessione religiosa”. Per questo motivo, "lo Stato non può imporre la religione,
ma deve garantire la sua libertà e l'armonia tra i seguaci di diverse religioni; e
la Chiesa, come espressione sociale della fede cristiana, da parte sua, ha la sua
indipendenza e vive la sua forma comunitaria fondata sulla fede, che lo Stato deve
rispettare".
Nella seconda parte, sulla libertà religiosa, il documento sviluppa
l’argomento con molta chiarezza: "La libertà religiosa non è esclusiva dei credenti,
ma dell'intera famiglia dei popoli della terra. E' una vera e propria conquista di
progresso giuridico e politico, e un elemento attualmente indispensabile per un vero
stato di diritto”. Inoltre si precisa che "lo Stato laico è chiamato al servizio dei
cittadini e della società secondo le proprie caratteristiche, culturali, economiche,
linguistiche o religiose".
Il documento conclude affermando che "lo Stato laico
ha il dovere di tutelare, garantire e promuovere la laicità e la libertà religiosa,
come strumenti per rafforzare la democrazia e la società stessa, perché questi elementi
incoraggiano una maggiore partecipazione dei cittadini e aiutano a superare pregiudizi
ideologici e limitazioni ingiustificate all'interno della società, in un clima di
reciproca amicizia e collaborazione”. (R.P.)