Renzi vara "Svolta buona": taglio cuneo fiscale, riduzione Irap, al via pagamento
crediti PA
Giornata particolarmente intensa quella di ieri per la politica italiana. In mattinata
l’aula della Camera ha dato il via libera alla riforma della legge elettorale, che
passa ora all’esame del Senato. Nel pomeriggio il Consiglio dei ministri ha messo
a punto gli attesi provvedimenti su tasse, lavoro, casa e scuola da attuare entro
luglio, entro cioè il semestre di presidenza italiana dell’Unione europea. Giampiero
Guadagni:
E’ una cura choc quella presentata da Renzi per la crescita dell’economia
italiana. Deciso intanto il taglio del cuneo fiscale di 10 miliardi concentrato sull’Irpef.
Dal primo maggio dunque 85 euro in più in busta paga per i lavoratori che hanno stipendi
netti fino a 1.500 euro. Per le imprese riduzione del 10% dell’Irap, finanziata con
l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie, senza toccare i bot. Saranno
poi pagati i crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Renzi annuncia
poi 3 miliardi e mezzo per l’edilizia scolastica e 1 miliardo 700 milioni per il piano
casa. Infine, la riforma del lavoro, il jobs act, con nuovi ammortizzatori sociali,
reddito minimo e assegno unico di disoccupazione. Apprezzano i sindacati. Le forze
politiche di opposizione si chiedono invece dove il governo troverà le coperture economiche.
Il premier risponde: risorse disponibili grazie alla spending review e alla possibilità
di ampliare il deficit pubblico. Renzi definisce poi una rivoluzione la riforma della
legge elettorale approvata alla Camera e alla quale lega il suo futuro politico. L’Italicum
introduce a Montecitorio un sistema proporzionale con soglie di sbarramento e premio
di governabilità che assicura la maggioranza assoluta al partito o alla coalizione
vincente.
Sulle misure relative al cuneo fiscale e alla riduzione delle
tasse per le aziende Amedeo Lomonaco ha intervistato il politologo Alberto
Lo Presti:00:01:18:50
R. - Effettivamente, in questo momento, l’idea
del taglio del cuneo fiscale può dare un segnale sui mercati, un segnale di rinnovamento
assai importante. Oggi – come è noto - il costo del lavoro è esorbitante. E’ necessario
per smuovere il problema dell’occupazione andare a toccare proprio il cuneo fiscale,
cioè la differenza tra quanto percepisce il lavoratore e quanto costa invece all’impresa
il costo complessivo del lavoratore stesso.
D. - Annunciate poi meno tasse
per le imprese con il taglio del 10% dell’Irap…
R. - Toccare l’Irap è quanto
mai importante. Non solo, forse l’Irap andrebbe vista dal punto di vista strutturale.
Diciamo che una riduzione delle percentuali sull’Irap appare necessaria. Ricordiamoci,
tra l’altro, che i principali segnali dati non sono solo ai mercati, ai partner internazionali,
ma proprio c’è proprio di riattivare la buona volontà del tessuto civile, sociale,
lavorativo italiano che ha bisogno di una speranza che in questo momento è in declino.
C’è uno scoramento diffuso.