Iraq: la comunità cristiana ha ricordato la morte di mons. Rahho
La comunità cristiana irachena ha ricordato questo giovedì il sesto anniversario della
morte di mons. Paulo Faraj Rahho, arcivescovo caldeo di Mosul. A Kirkuk in particolare
sono state celebrate Messe in suffragio del presule e si è pregato per “il lungo elenco
dei martiri cristiani irakeni”. Ai riti hanno partecipato anche “diversi amici musulmani”,
che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza “alla comunità cristiana”.
Mons.
Rahho era stato rapito il 29 febbraio del 2008 al termine della Via Crucis celebrata
nella chiesa del Santo Spirito. Il presule era molto malato, pochi anni prima aveva
subito un infarto e da allora aveva bisogno di cure quotidiane. Le difficili trattative
condotte nei 14 giorni di sequestro avevano lasciato poche speranze, per la totale
assenza di contatti con l’ostaggio. Durante le fasi concitate del sequestro vennero
uccisi anche l’autista e due guardie del corpo. “Un atto di disumana violenza”: così
Benedetto XVI definì la morte dell'arcivescovo caldeo, esprimendo il proprio profondo
dolore e la particolare vicinanza alla Chiesa caldea e all’intera comunità cristiana
irakena. (R.P.)