2014-03-13 15:32:21

Giornata mondiale del rene: puntare su prevenzione e identificazione precoce


Le malattie del rene sono in continuo aumento. In Italia ci sono circa 45 mila persone dializzate e 6500 sono in attesa di trapianto. Un numero che potrebbe scendere se si effettuasse una diagnosi precoce, attuabile con una semplice analisi delle urine e il dosaggio della creatinina nel sangue. Fondamentale è, quindi, sottoporsi a questi piccoli esami periodici anche se non si accusano sintomi perché le malattie del rene sono subdole e ci si può ammalare senza rendersene conto. Lo scopo della Giornata Mondiale del Rene è sensibilizzare l’opinione pubblica all’identificazione precoce della malattia per prevenirne l’evoluzione e le complicanze. Eliana Astorri ha intervistato il prof. Giovanni Gàmbaro, direttore dell’Unità Operativa di nefrologia e dialisi del Policlinico Universitario Agostino Gemelli:RealAudioMP3

R. - Le malattie più gravi che possono colpire i reni sono quelle che provocano insufficienza renale acuta, o provocano danni persistenti al rene e che portano poi ad insufficienza renale cronica, quindi alla dialisi, o alla necessità del trapianto. Questi tipi di malattie sono numerose: ci sono glomerulonefrite, vasculiti, ma anche malattie molto comuni come il diabete. Il diabete è infatti una causa importantissima del danno renale cronico, ha un impatto molto serio sui rischi a lungo termine di questa malattia; è la terza causa di dialisi nel nostro Paese ed in molti Paesi occidentali.

D. - Con quali sintomi si manifestano queste malattie?

R. - Il problema delle malattie renali è che molto spesso evolvono in maniera subdola, con pochissimi sintomi o nessuno, o manifestazioni che possono anche essere trascurate magari perché per essere individuate richiedono semplici analisi delle urine. Se queste però non vengono svolte, oppure le alterazioni presenti vengono sottovalutate, la malattia può decorrere in maniera asintomatica per lungo tempo, poi manifestarsi quando è troppo tardi con pressione alta. La pressione alta è appunto una manifestazione molto comune nelle malattie renali: non dobbiamo sempre pensare che l’essere iperteso sia un fattore legato all’età o alla familiarità; qualche volta - non raramente - c’è sotto una malattia renale che determina l’ipertensione. Questo riguarda le forme più avanzate di insufficienza renale cronica, l’anemia, quindi il senso di stanchezza e l’inappetenza. In realtà queste sono forme piuttosto avanzate. Il guaio è che spesso le malattie renali decorrono in maniera asintomatica.

D. - Cosa si può fare per prevenire le malattie del rene?

R. - Intanto, si può avere un regime di vita sano, controllando il peso corporeo, controllando la pressione arteriosa, mangiando poco sale, bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, avendo quindi un’alimentazione “mediterranea”. Queste sono tutte cose che favoriscono una buona salute del rene. Evitando anche di assumere alcuni farmaci: l’uso cronico di farmaci anti infiammatori - per i dolori - è controindicato e può determinare quindi malattie renali. Poi, nei pazienti con patologie che possono danneggiare i reni - il diabete, l’ipertensione, le malattie auto immuni, le malattie reumatologiche - è opportuno effettuare controlli regolarmente per cogliere le prime avvisaglie delle malattie renali.

D. - Che messaggio può mandare in questa Giornata mondiale dedicata al rene?

R. - Il messaggio che vorrei dare è che il rene, anche se non si manifesta in genere con sintomi particolari, non si fa “vedere”, fa un lavoro “oscuro” - proprio perché non si fa sentire - è però molto importante: mantiene in buone condizioni il nostro organismo, controlla i liquidi corporei, controlla la depurazione che è fondamentale per il benessere del nostro organismo. Per cui è necessario avere molta cura del nostro rene.







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