2014-03-12 15:47:00

Il Web compie 25 anni: la Rete festeggia il suo anniversario


25 anni fa nasceva il World Wide Web, meglio noto come Web. L’invenzione creata da Tim Berners-Lee, informatico britannico del Cern di Ginevra e resa pubblica nel 1989, aveva inizialmente l’obiettivo di favorire la condivisione delle informazioni tra studiosi di vari istituti di ricerca. Aprì invece la strada alla rivoluzione che ha portato Internet ovunque e da tutti apprezzato sebbene il suo utilizzo non sia privo di rischi. Di questo strumento, di cui Papa Francesco ha detto che “può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio”, Federico Piana ha parlato con Raffaele Barberio, direttore del quotidiano on-line “K4biz” ed esperto di nuove tecnologie: RealAudioMP3

R. – Diciamo che da 25 anni a questa parte il nostro modo di vivere è totalmente cambiato, in una modalità che sarebbe stata assolutamente imprevedibile in passato. Tim Berners-Lee è un uomo straordinario, cui tutti noi siamo debitori per questa invenzione. Ma naturalmente, dietro c’era il Cern: c’era un gruppo di scienziati e di studiosi di grandissimo livello. A loro va il merito di aver inventato, 25 anni fa, il Web e non Internet, la cui nascita è invece di qualche anno prima. A loro va anche un altro merito: il fatto cioè di aver deciso che il Cern mettesse a disposizione dell’umanità questa invenzione, che non venisse quindi brevettata. E questo, in effetti, ha consentito due aspetti che caratterizzano l’Internet e il Web che noi conosciamo: è uno strumento straordinario, pazzesco, che ci dà un potere immenso e che non è sotto il controllo o la proprietà di alcuno; e, dall’altra, noi percepiamo che la Rete non è stata inventata per qualche applicazione in particolare, ma è aperta a tutti. E’ come se fosse un grande sistema ferroviario, una grande rete autostradale dove qualunque mezzo – soltanto perché noi lo abbiamo immesso in circolazione – può raggiungere qualche altro punto cui noi lo abbiamo indirizzato. E questo è un qualcosa che potrebbe forse essere paragonato all’invenzione della stampa… Ma noi sappiamo che la rilevanza di Internet e del Web è di gran lunga superiore. Vorrei solo fare un esempio. Io amo dire a volte, quando mi trovo in convegni, che Internet è come l’aria che respiriamo: nessuno di noi pensa a quanto sia importante l’aria, ma se per caso infilassimo la nostra testa in una busta di plastica, ci accorgeremmo della vitalità insostituibile dell’aria per poter vivere. Internet è così! Provate a staccare l’elettricità per qualche ora soltanto: si blocca Internet, si bloccano le Borse del mondo, si blocca l’economia, si blocca la finanza, si bloccano gli ospedali… Si blocca tutto! Questo è il vero potere di Internet, che è un potere dell’umanità.

D. – Se non fosse stato inventato questo scarno algoritmo – è nato così – cosa sarebbe accaduto e cosa non sarebbe accaduto?

R. – Questo è ovviamente il dibattito che accompagna ogni avanzamento dell’umanità: anche sulla polvere da sparo potremmo dire il meglio e il peggio… Ma pensate a cosa ha voluto dire per lo sviluppo dell’umanità: pensiamo, ad esempio, ai Paesi in via di sviluppo; pensiamo all’educazione; pensiamo alla diffusione della cultura… Se prima del Web qualcuno avesse voluto fare la raccolta dei testi delle traduzioni dal latino di Apuleio, doveva andare a Firenze o a Roma alla Biblioteca Nazionale: l’unico luogo custode di tutto ciò che è stato pubblicato. Oggi non è più così. Qualunque cosa voi vogliate, la trovate – quasi certamente – su Internet; anzi aggiungerei certamente, tutt’al più potrebbe esserci una forma di pagamento in qualche caso, ma trovate tutto su Internet. E la vecchia frase che si diceva una volta per dare veridicità ad una affermazione “Lo ha detto la televisione!”, oggi è stata sostituita da “L'ho letto su Internet!”. Questo ci dà l’idea della pervasività di uno strumento che ormai è alla portata non solo dei bambini, ma anche dei nonni. Più che far gli auguri a qualcuno, noi dobbiamo sottolineare l’aspetto che Internet appartiene a tutti: è un compleanno che va indirizzato a ciascuno di noi, perché siamo noi che segniamo il successo di questo straordinario strumento.







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