2014-03-12 17:10:18

Expo' 2015, scommessa contro la fame


RealAudioMP3 Manca poco più di un anno all'inaugurazione dell'Expo' 2015 sul tema: "Nutrire il pianeta, Energia per la Vita". Si sta lavorando a pieno ritmo per costruire le fondamenta su cui saranno allestiti gli ottanta padiglioni in progetto, su un'area di circa un milione di metri quadrati, nei pressi della Fiera di Milano, a nord della città. 144 i paesi partecipanti finora. Si attende ancora la formalizzazione degli Usa che prevedibilmente avverrà in occasione della visita di Obama a Roma a fine marzo. Non solo stands dedicati ai singoli paesi, ma anche aree tematiche dove più paesi sono raggruppati per clusters di prodotti (es. caffè, tè, cacao...), oppure padiglioni sui bambini e il cibo, sulla cucina del futuro. "Contiamo che l'ammontare di ricadute positive per l'Italia sarà di circa 5mld. di euro, a fronte di 1mld. e 300mln. di spesa pubblica investita", ci spiega Giuseppe Sala, Commissario unico del Governo per l'Expo'.
"Spero che questo Expo' non perda la trebisonda e metta al centro delle riflessioni il fatto che nutrire il pianeta significa innanzitutto nutrire chi non mangia", così Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, presente al grande evento. Nell'ultimo anno l'associazione ha lanciato un progetto con cui è riuscita a creare mille orti nel continente africano. "Miriamo a crearne 10.000 in tutta l'Africa e vorremmo anche promuovere la formazione di giovani leader nel campo agricolo ed alimentare in questa parte del mondo martoriata. Non si è mai parlato così tanto di cibo come ora - sottolinea Petrini - ma ancora milioni di persone soffrono di malnutrizione e fame. Questa è la più grande vergogna del pianeta, e noi auspichiamo che attraverso un'economia locale forte si risolva nel breve periodo. Bisogna ridurre lo spreco, innanzitutto, avere più solidarietà e capire che siamo tutti alla stessa tavola ma molti non hanno diritto di mangiare mentre altri discutono sui gusti e sui sapori". Come giudica la proliferazione in tv di programmi dedicati al cibo e alla cucina? "Li guardo con rispetto e curiosità ma se non c'è l'attenzione a chi c'è dietro (i contadini, i pescatori etc...) e tutto diventa spettacolo, allora parlare di cibo non è più parlare di amore ma diventa pornografia".
Ma quanto incide la fame sulla mortalità della popolazione? "Secondo i dati Onu, nel 2006 36mln. di persone sono morte o per fame o per malattie causate da alimentazione non idonea. L'Africa è ai primi posti della classifica. Il Burundi, l'Eritrea, le Gomore, il Sudan, il Madascar i paesi più colpiti", ci ricorda il giornalista Enrico Casale che precisa: "La crescita delle comunità potrebbe aumentare se basata sul modello di una agro-industria puntata molto sulla qualità di prodotti locali, per esempio il teff. L'Expo' - aggiunge - non aiuterà a sconfiggere la malnutrizione ma sarà un evento che creerà consapevolezza di questo dramma". (a cura di Antonella Palermo)







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