Ragazzi abruzzesi al Santuario di San Gabriele a 100 giorni dall'esame di maturità
Al Santuario di San Gabriele dell’Addolorata, a Teramo, si è tenuto ieri l’incontro
di 12 mila studenti delle ultime classi delle superiori, provenienti da tutto l’Abruzzo,
per festeggiare i 100 giorni all’esame di maturità. Un ritiro spirituale con preghiera,
confessioni, Messa e momenti di festa. Veronica Giacometti ne ha parlato
con padre Natale Panetta, rettore del Santuario di San Gabriele:
R. – Ricordo
che è una manifestazione spontanea, nata dai giovani, che vogliono venire qui al Santuario
di San Gabriele a trovare San Gabriele a 100 giorni dagli esami. Quindi, è nata spontaneamente,
è cresciuta, e per i tanti giovani che preparano gli esami è diventata anche un prepararsi
anche psicologicamente, non solo spiritualmente, a questo evento, gli esami di maturità,
appunto a 100 giorni dal loro svolgimento.
D. – Perché proprio San Gabriele?
Perché è la figura di questo santo a proteggere i maturandi?
R. – Quando è
morto era ancora un giovane studente e, pur avendo già fatto scelta di vita religiosa,
ha continuato gli studi di teologia e filosofia in preparazione degli esami. E’ morto
prima di completare quegli studi che gli servivano per prepararsi al sacerdozio. I
giovani vedono in San Gabriele uno di loro. E anche patrono dei giovani e compatrono
della Gioventù cattolica italiana.
D. – Qual è il programma della giornata?
Quali sono gli orari e le attività principali?
R. - Prima di tutto, i ragazzi
non vengono costretti a venire in Chiesa ma sono invitati ad accostarsi al Sacramento
della confessione, anche perché siamo in Quaresima e una buona confessione fa sempre
bene. Poi, oltre alle confessioni in cui ci sono 20-25, miei confratelli disponibili
ad ascoltare i giovani, ci sono due sante messe in cui il santuario, il nuovo santuario,
che può contenere anche cinque, seimila persone, si riempie di giovani. E’ una messa
festosa, gioiosa, in cui loro vengono coinvolti.
D. – Famosa è la benedizione
delle penne…
R. – Dopo la santa messa c’è un gesto che non è di scaramanzia
ma è un gesto che simboleggia questa giornata: all’esterno del santuario si benedicono
le penne che i giovani useranno per gli esami. Questo interessa molto ai giovani ma
è una postilla di questa giornata non è il momento principale. Venire al San Gabriele
come classe, incontrarsi, venire con un gruppo, incontrare sotto la cripta San Gabriele
che sta nell’urna, confessarsi, partecipare alla Santa Messa, tutto fa diventare questa
giornata un momento in cui i ragazzi si ritrovano per prepararsi in questi 100 giorni
che mancano agli esami.