India. Spostare le elezioni previste il Giovedì Santo: richiesta dei cristiani di
Goa
La Chiesa di Goa si oppone alla decisione di tenere le elezioni generali nello Stato
il 17 aprile, giorno che coincide con il Giovedì Santo. Come appreso da Fides, la
richiesta di un rinvio è stata espressa pubblicamente dall’arcivescovo di Goa e Daman,
mons. Filipe Neri Ferrao, che ha inviato una lettera alla Commissione elettorale dell’India.
La domanda ha trovato convinto sostegno di cattolici, attivisti sociali e alcuni partiti
politici a Goa che, come riferito a Fides, hanno a loro volta presentato una petizione
alla Commissione elettorale dell'India per chiedere di cambiare la data di voto, anticipandola
a mercoledì.
Nelle missiva, l’arcivescovo informa che il Giovedì Santo è uno
dei giorni più solenni dell’anno liturgico, e che la data delle elezioni si tradurrebbe,
per molti fedeli cattolici, in un grave conflitto tra doveri religiosi e doveri costituzionali,
soprattutto perché oltre il 40% di quanti sono impegnati negli uffici elettorali sono
cristiani, che si vedrebbero impossibilitati a frequentare le celebrazioni religiose.
Nella
petizione presentata dalle organizzazioni, si specifica che “il Giovedì Santo è un
giorno sacro per la comunità cristiana ed è l’inizio del Triduo Pasquale”, ha spiega
l’avvocato cattolico Aires Rodrigues, chiedendo alle autorità di rispettare le festività
di tutte le comunità religiose e affermando che gli elettori cristiani troverebbero
difficoltà a osservare il dovere civico del voto. I cristiani sono quasi il 30% della
popolazione di Goa. La petizione spiega che “il Giovedì Santo ha una notevole importanza
per la vita della comunità cristiana, dato che è il giorno in cui si fa memoria dell’Ultima
Cena di Cristo, costituisce la fine del periodo quaresimale e si trova nel mezzo della
Settimana Santa”. Altra proposta è quella di posticipare il voto dopo la Pasqua. (R.P.)