Vergogna per i
cori antisemiti e gli striscioni che ricordano la tragedia dell'Heysel. E solo l'ultima
degenerazione del tifo calcistico negli stadi italiani. Ma nulla sembra fermare
l'idiozia di una parte dei tifosi, spesso in pessimi rapporti con i presidenti delle
società di cui fanno il tifo, consapevoli che le regole sulle discriminazioni territoriali
e razziali volute dai massimi organi calcistici italiani ed europei, nulla possono
contro la follia di parte della tifoseria ultras. Rapporti difficili, che spesso,
come nel caso della Lazio, finiscono con il danneggiare la squadra più che la società.
Un quadro alimentato dal crescente disagio sociale che si trasferisce allo stadio
sotto forma di protesta. Ne parliamo, tra gli altri con il giornalista e scrittore
torinese, Carlo Nesti, che venerdì 14 marzo, alle 17.00, presenterà a Torino (Libreria
San Paolo, Via della Consolata) il libro "Il mio allenatore si chiama Gesù". Per
la storia di Lega Pro, andiamo a Bassano del Grappa (Seconda Divisione, girone A),
dove la Bassano Virtus aiuta i bambini dell'ospedale Gaslini di Genova. Sara
Vivian, responsabile della Comunicazione del Bassano, ci parla inoltre di una serie
di iniziative contro il bullismo attivate dalla società, in collaborazione con altre
società sportive di Bassano. (a cura di Luca Collodi)