Egitto. La Chiesa copta ortodossa: evacuare i cristiani copti dalla Libia
In seguito alla strage dei 7 lavoratori copti ortodossi massacrati a Bengasi lo scorso
23 febbraio, la Chiesa copta ortodossa, attraverso il vescovo Pacomio, ha sollecitato
le autorità civili competenti a favorire in tutti modi l'evacuazione dalla territorio
libico dei copti emigrati in quel Paese per motivi di lavoro e che ora vogliono tornare
in Egitto. Lo rivela - come riportato da fonti egiziane consultate dall'agenzia Fides
- il giurista Tharwat Bakhit, avvocato di Cassazione e presidente dell'Osservatorio
egiziano per i diritti umani. La notizia è stata confermata dal portavoce del Ministero
degli Esteri egiziano Bar Abdel-Aty, il quale ha riferito che sono in corso fitti
contatti con la segreteria del Patriarca Tawadros II per stilare le liste di copti
che dalla Libia vogliono tornare in Egitto.
Domenica 23 febbraio i sette egiziani
erano stati prelevati nelle loro abitazioni da uomini armati. I loro corpi sono stati
ritrovati il giorno successivo in una località alla periferia della città. Le vittime
sono state uccise da colpi d’arma da fuoco al petto e alla testa. Negli ultimi giorni,
in Egitto, si susseguono i pronunciamenti e le manifestazioni dei copti – come la
catena umana davanti alla locale sede dell'Onu convocata per domenica dal Movimento
giovanile Maspero – per chiedere ammonizioni ufficiali e sanzioni conto il governo
libico, accusato di immobilismo davanti alla strage e alle altre violenze perpetrate
contro i cristiani da bande criminali d'impronta islamista. (R.P.)