L'Aja condanna l'ex comandante delle milizie congolesi Katanga per crimini di guerra
e contro l'umanità
Storica sentenza ieri all’Aja. Il Tribunale Penale Internazionale ha condannato per
crimini di guerra e contro l’umanità il capo miliziano congolese Germain Katanga.
Ci riferisce Giulio Albanese:
Il Tribunale
penale internazionale dell’Aja ha dunque giudicato colpevole di complicità per crimini
di guerra e contro l’umanità Germain Katanga, 35 anni, ex comandante della milizia
delle Forze di Resistenza Patriottiche nell’Ituri (Frpi). Meglio noto tra i suoi
col nome di battaglia “Simba” -cioè “Leone” per la sua ferocia-, è stato condannato
in relazione al massacro perpetrato nel villaggio di Bogoro, nella tormentata regione
dell’Ituri, in cui furono massacrati oltre 200 civili, nel febbraio 2003. Tuttavia,
secondo il Tribunale dell’Aja, Katanga ha avuto sì un "ruolo significativo" nel fornire
le armi, senza di cui i ribelli "non avrebbero potuto commettere con altrettanta efficacia
i crimini", ma è stato assolto dalle accuse di stupro, schiavitù sessuale e impiego
di bambini-soldato. Due considerazioni sorgono spontanee su questa vicenda: anzitutto
che i veri responsabili ed esecutori, non solo di Bogoro ma anche di altre stragi
congolesi, siano tuttora a piede libero e che tra essi figurino – a detta di autorevoli
esponenti della società civile - “pesci grossi” che ricoprono oggi incarichi istituzionali
nella Regione dei Grandi Laghi. La condanna dei responsabili di crimini così gravi
rimane comunque un obiettivo che va perseguito con determinazione. Anche per il valore
esemplare e il monito così diretto a tutti i despoti.