2014-03-08 15:50:30

Il Papa ai parroci di Roma: "Prima di tutto, curare le ferite"


RealAudioMP3 "Avere misericordia per un sacerdote significa prima di tutto curare le ferite. Voi conoscete le ferite dei vostri parrocchiani?". Così, Papa Francesco si è rivolto ai parroci della diocesi di Roma, di cui è vescovo, durante la tradizionale udienza di inizio Quaresima. "La vera misericordia si fa carico della persona - ha ricordato il Papa - la ascolta attentamente, si accosta con rispetto e con verità alla sua situazione, e la accompagna nel cammino della riconciliazione. E questo è faticoso". "Il Papa ci ha riportato all'essenziale del nostro ministero che deve fondarsi sull'amore", commenta don Maurizio Mirilli, direttore del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di Roma. "Noi dobbiamo essere sacerdoti innamorati del nostro gregge, avere - come ha detto lui - una vera ansia pastorale per le nostre pecore, non condannando ma amando. Certamente è faticoso, bisogna ascoltare, farsi carico. C'è la tentazione, per sbrigarsi, di essere lassisti o rigoristi. Bisogna invece entrare in empatia con il fedele che viene a confessarsi, entrare nei suoi problemi. Nel periodo prima di Pasqua, quando le confessioni aumentano, se come preti non si è semplicemente timbrato il cartellino, ma ci si è fatti davvero carico delle ferite dei propri fedeli, la fatica, come ha ricordato il Papa è grande". "Papa Francesco - aggiunge don Attilio Nostro, parroco a San Giuda Taddeo - fin dall'inizio del Pontificato insiste sulla misericordia perché senza la misericordia non passa il messaggio centrale della fede cristiana. E il messaggio non è quello di giudicare il peccatore, ma di condannare il peccato e salvare il peccatore, comunicandogli l'idea che il Signore è lì per amare e non per giudicare". "Per trovare il giusto equilibrio il confessore deve conoscere, innanzitutto il magistero della Chiesa - aggiunge don Attilio - ma poi deve trasmettere la sua esperienza personale di un Dio che ci ama e non ci condanna. Ogni persona è una storia unica e riuscire a fare discernimento tra ciò che dice la legge e ciò che dice il cuore è un'arte che s'impara solo ascoltando". (a cura di Fabio Colagrande)







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