di Monica Quirico, docente di Teologia Fondamentale (Pontificia Facoltà Teologica
dell'Italia Settentrionale - Istituto Superiore di Scienze Religiose, Torino) La Chiesa è
madre perché genera figli per la comunità dei credenti. Il problema vero sta nel ripensare
teologicamente quella ministerialità che compete alle donne e che viene dal sacerdozio
comune. Oltre infatti a quello 'ordinato', c'è quello che prevede una collaborazione
fattiva, fatta di presa di parola, di servizio autorevole nell'annuncio. Ecco, questo
le donne devono poterlo esercitare appieno, per dare compimento a ciò che Maria disse
a Cana: "Fate quello che vi dirà". "Soffro, dico la verità, quando vedo nella
Chiesa o in alcune organizzazioni ecclesiali che il ruolo di servizio della donna,
che tutti noi dobbiamo avere, scivola verso un ruolo di servitù. [...] A me piace
pensare che la Chiesa non è 'il Chiesa': è donna e madre". Questo diceva Papa Bergoglio
nell'ottobre scorso, in occasione del venticinquesimo anniversario della Mulieris
Dignitatem, la lettera apostolica pubblicata nel 1988 da Giovanni Paolo II. E' giunto
il tempo propizio per concretizzare queste parole? (a cura di Antonella Palermo)