Perù: la Chiesa denuncia l’inquinamento allarmante della foresta
In Perù l'Ufficio per i Diritti umani del vicariato apostolico di Iquitos, ha pubblicato
un "Rapporto di monitoraggio ambientale del fiume Marañón e della Riserva Pacaya Samiria"
che attesta un grave inquinamento della zona. Mons. Miguel Olaortua Laspra, vicario
apostolico di Iquitos, informa che i risultati mostrano livelli "allarmanti" di inquinamento
delle acque, tanto da renderle "non idonee al consumo umano", e osserva che da molti
anni erano state denunciate “la presenza o la fuoriuscita di petrolio”.
La
nota inviata all’agenzia Fides è accompagnata dal comunicato del vicario apostolico,
che ricorda: “la responsabilità dell’ambiente è di tutti”. Si legge inoltre nel testo:
“In totale sono stati ispezionati 17 piccoli centri. I risultati sono preoccupanti,
se non allarmanti, perché il livello di inquinamento delle acque è tale che non sono
idonee al consumo umano. Si sono trovati agenti contaminanti come ferro, alluminio,
manganese, arsenico, cromo, coliformi totali e fecali, mercurio, zinco, piombo ...
alcuni nel sistema idrico potabile (nelle località che godono di questo servizio)
e altri nei fiumi Samiria e Maranon. Lo stesso vale per i fiumi Tigre e Corrientes,
che pur non essendo oggetto di questo studio o rapporto, soffrono per una situazione
simile. Stiamo lavorando con le comunità dei bacini di questi fiumi per offrire sostegno
e consulenza da parte della Chiesa. Questa realtà contaminata che presenta il rapporto
- afferma il vicario - mette in serio pericolo la salute dei nostri popoli e della
nostra gente". (R.P.)