Il card. Sandri: cristiani del Medio Oriente in gravi difficoltà, aiutiamoli a non
fuggire
I cristiani in Medio Oriente stanno vivendo una situazione drammatica, oggi hanno
bisogno più che mai del nostro aiuto. E' l'appello lanciato dal cardinale Leonardo
Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, nella sua lettera ai
vescovi di tutto il mondo in occasione dell'annuale Colletta per la Terra Santa. Il
servizio di Sergio Centofanti:
“Ogni giorno
i cristiani in varie regioni del Medio Oriente – scrive il cardinale Sandri - si interrogano
se restare o emigrare: vivono nell’insicurezza o subiscono violenza, talora, per il
solo fatto di professare la loro e nostra fede. Ogni giorno ci sono fratelli e sorelle
che resistono, scegliendo di restare là dove Dio ha compiuto in Cristo il disegno
della universale riconciliazione” e “ancora oggi – rileva il porporato - la Colletta
è la fonte principale per il sostentamento della loro vita e delle loro opere”.
“La
situazione attuale – sottolinea - è veramente delicata: basti pensare al conflitto
tra Israele e Palestina, all’evoluzione che investe l’Egitto, alla tragedia della
Siria. Nel Venerdì Santo vorremo elevare al Crocifisso il grido della pace per Gerusalemme
e perché il mondo, cominciando dalla Terra di Gesù, divenga la Città della pace. Ai
discepoli di Cristo si chiede di operare per la pace”.
“La situazione di pesante
incertezza sociale, e addirittura di guerra – ha aggiunto il cardinale Sandri - si
è aggravata, colpendo ad ogni livello il fragile equilibrio dell’intera area e riversando
sul Libano e sulla Giordania profughi e rifugiati che moltiplicano a dismisura campi
di accoglienza sempre meno adeguati. Si rimane sconvolti per il numero di rapimenti
e omicidi di cristiani in Siria e altrove, per la distruzione di chiese, case e scuole.
Ciò non fa che alimentare l’esodo dei cristiani e la dispersione di famiglie e comunità”.
“Tanti
fratelli e sorelle nella fede – si legge ancora nella lettera - stanno scrivendo una
pagina della storia con ‘l’ecumenismo del sangue’, che li affratella, e noi vogliamo
essere al loro fianco con ogni sollecitudine. Le comunità cattoliche di Terra Santa,
quella latina della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme, come della Custodia Francescana
e delle altre circoscrizioni, e quelle greco-melchita, copta, maronita, sira, caldea,
armena, con le famiglie religiose ed organismi di ogni genere, grazie alla Colletta
del Venerdì Santo, riceveranno il sostegno per essere vicine ai poveri e ai sofferenti
senza distinzione di credo o di etnia. Le parrocchie manterranno aperte le porte ad
ogni bisogno; così le scuole, ove cristiani e musulmani insieme preparano un futuro
di rispetto e collaborazione; gli ospedali ed ambulatori, gli ospizi e i centri di
ritrovo continueranno ad offrire la loro assistenza, affinché nello smarrimento di
questi nostri giorni, la carità ecclesiale faccia risuonare la parola di Gesù: ‘Coraggio…non
temete’ (Mc 6,50)”.
“Così – conclude il cardinale Sandri - accompagneremo fin
da ora Papa Francesco, che si appresta a farsi pellegrino di unità e pace in Terra
Santa: una visita tanto attesa, desiderata e necessaria. Essa – è il suo auspicio
- confermi nella fede i cristiani, li renda ancora e sempre più capaci di misericordia,
di perdono e di amore”.