Haiti: riprende il dialogo politico con la mediazione del card. Langlois
“Il dialogo inter-haitiano” tra il Presidente e il parlamento, riprenderà fra poco,
con il ritorno in Paese del card. Chibly Langlois: lo rileva all'agenzia Fides, mons.
Patrick Aris, portavoce della Conferenza episcopale di Haiti (Ceh). Il dialogo tra
le forze politiche haitiane era stato avviato il 24 gennaio e si è concluso il 12
febbraio ma la firma dell'accordo è saltata perché l'esecutivo aveva pubblicato sul
giornale ufficiale “Le Moniteur” l'elenco incompleto dei giudici per integrare la
“Corte dei Conti”.
Già due anni fa si sarebbero dovute tenere le elezioni ad
Haiti, ma le dispute sulla formazione del tribunale elettorale e sulla legge che regola
lo svolgimento delle elezioni, hanno rimandato la consultazione. Per risolvere questa
crisi prolungata, nel Paese – che ancora soffre le conseguenze del devastante terremoto
di quattro anni fa – la Chiesa cattolica è stata invitata a svolgere un opera di mediazione.
Il
neo cardinale Chibly Langlois, arcivescovo di Les Cayes, in un colloquio con la Fides,
aveva detto pochi giorni fa: “C’è una cosa molto importante da rilevare nel campo
sociale: la Chiesa accompagna i protagonisti politici per riuscire a costruire un
dialogo fra tutte le parti e risolvere i problemi della nostra società. Dobbiamo condividere
la responsabilità di risolvere la situazione politica che vive il nostro Paese, la
crisi che vive il Paese, e questo sarà possibile solo con il dialogo. La Conferenza
episcopale si è offerta come mediatrice in questa crisi e abbiamo la speranza che,
attraverso il dialogo, si vada avanti. Adesso manca solo la firma dell’accordo per
uscire dalla crisi. In questo la Chiesa ha quindi un ruolo sociale molto ben definito.
(R.P.)