Europa: aumenta l'uso di droghe tra gli adolescenti. Italia al primo posto
Aumenta in Europa l’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani di età compresa tra
i 15 e i 16 anni e l’Italia è in testa alla classifica nell’uso frequente di stupefacenti
altamente nocivi per la salute. E’ quanto emerge da uno studio condotto su 38 Paesi
europei dal Consiglio italiano delle Scienze Sociali, insieme al Cnr e all’Università
di Roma Tor Vergata. L’indagine è stata presentata ieri (5 marzo) presso la Fondazione
Lelio Basso di Roma. Elvira Ragosta ha intervistato la prof.ssa Carla Rossi,
vicepresidente del Consiglio delle Scienze Sociali e rappresentante dell’Osservatorio
europeo sulle droghe di Lisbona:
R. - Emerge
un diverso comportamento dei giovani nei diversi Paesi e l’Italia, applicando gli
indicatori che valutano le conseguenze sulla salute dell’uso di sostanze più pericolose
e dell’uso contemporaneo di più sostanze, è in testa alla classifica.
D. -
C’è anche un primato che riguarda la Repubblica Ceca, ma con un indicatore differente
rispetto a quello del primato italiano…
R. - Esatto! Nella Repubblica Ceca
c’è una grande proporzione di ragazzi che a 16 anni ha già usato droghe, ma le ha
usate in modo non particolarmente pericoloso. L’Italia sta peggio di tutti e quindi
questo significa che le politiche fatte e i metodi utilizzati per la prevenzione non
hanno funzionato. Mentre, per esempio, la politica del Portogallo, la politica dell’Olanda
e anche la politica della Repubblica Ceca, che sono molto meno proibitive della Repubblica
Italiana, hanno avuto dei risultati migliori.
D. - Sulla base di questo studio,
la prevenzione quanto è importante e come potrebbe essere realizzata?
R. -
Con metodi completamente diversi da quelli che sono stati utilizzati negli ultimi
anni.
Allo studio ha partecipato anche la dott.ssa Sabrina Molinaro,
ricercatrice del Cnr:
R. - Le tendenze che si evidenziano negli ultimi dati
- quelli più recenti, che sono quelli del 2013 - sono che i consumi continuano ad
avere un loro andamento che sembra più legato a delle leggi di mercato che non condizionato
dalle politiche preventive messe in atto. Quello che abbiamo visto dai nostri dati
è che - per esempio - la diffusione della cannabis ha ripreso a crescere da un paio
di anni a questa parte e con essa anche tutte le sostanze anfetaminiche. Quello che
ci deve far riflettere è che non cresce solo la diffusione del consumo una tantum,
ma cresce anche la diffusione dei consumatori frequenti: per consumatori frequenti
noi identifichiamo quei ragazzi che ci dicono di fare uso 20 o più volte al mese di
cannabis e 10 o più volte al mese di altre sostanze. Quando vediamo come si sono modificati
negli anni i comportamenti di questi ragazzi, notiamo come negli ultimi anni sia per
la cannabis che per l’eroina, che per le anfetamine questi studenti sono aumentati.