2014-03-05 14:22:10

Violenza sulle donne. Ricerca Ue: vittima 1 su 3. In testa i Paesi scandinavi


Il 33% delle donne nell’Unione europea ha subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale a partire dai 15 anni. Lo rivela la più grande indagine a livello mondiale mai condotta sul tema e presentata dall’Agenzia dei diritti fondamentali dell’Unione Europea al Consiglio europeo di Bruxelles. La maglia nera va ai Paesi scandinavi, Danimarca in testa con il 52%. Il servizio di Debora Donnini:RealAudioMP3

Maltrattamenti in casa, sul lavoro ma anche a scuola e online sono quelli che il 33% delle 42 mila donne intervistate, fra i 18 e i 74 anni, ha raccontato nel sondaggio eseguito su richiesta del Parlamento e del Consiglio dell’Unione europea. Un 33% in base al quale viene fornita la stima di 62 milioni di donne vittime di violenza fisica o sessuale nei 28 Paesi dell’Unione Europea. Colpisce che a guidare la classifica siano proprio i Paesi dove normalmente la donna viene considerata più “emancipata”, cioè Danimarca con il 52%, seguita dalla Finlandia con il 47%, dalla Svezia con il 46% e dall’Olanda con il 45. L’Italia si trova invece nel settore medio-basso della classifica, al 18.mo posto, mentre a chiuderla è la Polonia con il 19%. In base al sondaggio emerge anche che il 5% delle donne è stata vittima di stupro e che una su dieci ha subito una qualche forma di violenza da un adulto prima dei 15 anni. Numeri alti come conferma Paola Di Blasio, docente di Psicologia dello Sviluppo all’Università Cattolica di Milano:

“I numeri sono alti. In realtà già nel rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di qualche anno fa, si era detto che la violenza nei confronti delle donne e la violenza in generale è il più grande problema di salute. Questi dati lo confermano e, sebbene nell’allora rapporto si ritenesse che fossero prevenibili, sembra che in realtà sia molto difficile attualmente prevenire un fenomeno come questo, che riguarda in generale l’espressione di una violenza determinata da diversi fattori, differenti da un Paese all’altro”.

Tante poi le difficoltà nel denunciare. Il 19% delle intervistate sostiene che non saprebbe dove cercare aiuto in caso di aggressione sessuale o fisica. Le conseguenze psicologiche delle violenze possono poi essere molto pesanti. Per l’Agenzia dell’Ue per i diritti fondamentali, si tratta dunque di “una violazione dei diritti umani” e la politica dovrebbe introdurre mezzi per contrastarla, supportare chi ha subito violenza e agire sul piano educativo.

Ultimo aggiornamento: 7 marzo







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