Usa: i vescovi in difesa della libertà religiosa in Ucraina
L'arcivescovo di Louisville, nel Kentucky, mons. Joseph Edward Kurtz, presidente della
Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti, ha rilasciato una dichiarazione
sull'Ucraina, in cui esprime preoccupazione per "le tensioni e gli eventi inquietanti”
che continuano a svolgersi in quella regione.
“I vescovi degli Stati Uniti,
insieme a decine di milioni di cattolici degli Stati Uniti di discendenza europea
orientale - è scritto nel testo ripreso dall'agenzia Fides - si uniscono a Papa Francesco
nella solidarietà e nella preghiera per il popolo ucraino per la fine delle attuali
tensioni e degli eventi inquietanti che continuano a svolgersi lì”. L’arcivescovo
ripete ancora l'invito di Papa Francesco: tutti dobbiamo "cercare di superare le incomprensioni
e costruire insieme il futuro della nazione".
“La testimonianza eroica dei
leader cattolici ucraini greco latini - prosegue la dichiarazione - che si mantengono
saldi a favore dei diritti umani e della democrazia, ci porta la speranza che i mezzi
pacifici possano prevalere per aiutare a ricostruire la società civile. Nel corso
dei secoli, i cattolici in Ucraina sono stati duramente perseguitati, e il cattolicesimo
è stato addirittura fuorilegge. Per questo motivo, alziamo la nostra voce in difesa
della libertà religiosa in Ucraina, una libertà, inoltre, minacciata dalle attuali
azioni invasive nel Paese”. A nome dei vescovi, l’arcivescovo conclude chiedendo alle
comunità cattoliche degli Stati Uniti, raccolte per l'inizio della Quaresima, “di
pregare per una soluzione pacifica della crisi, quella che protegge i giusti e fondamentali
diritti umani”. (R.P.)