2014-03-04 13:09:04

Polonia: preoccupazione dei vescovi per la situazione in Ucraina


“Coloro che sceglieranno fra la pace e la guerra si assumono la responsabilità davanti a Dio e agli uomini per le illegalità e le vittime”, scrivono i vescovi polacchi di rito bizantino in una speciale dichiarazione stilata in considerazione dell’aggravarsi della situazione in Crimea. Preoccupati per la guerra “che potrebbe facilmente travalicare le frontiere dell’Ucraina”, e “portare molta tristezza e morti”, i vescovi invitano a “non perdere la speranza che verranno sfruttate tutte le possibilità di una pacifica soluzione del conflitto”.

In occasione della Quaresima, che nella Chiesa greco-cattolica è iniziata lunedì - riferisce l'agenzia Sir - i presuli chiedono che tutte le preghiere e i sacrifici dei fedeli vengano offerti per la pace in Ucraina. “La vittoria di Maidan è stata pagata con il sangue e la sofferenza dei giovani, con la determinazione e la solidarietà della società civile ucraina, con il sostegno materiale e spirituale degli ucraini nella diaspora, delle persone di buona volontà di tutta Europa e del mondo, in particolare i polacchi che in questa drammatica situazione dell’Ucraina non hanno avuto tentennamenti e così come una volta avevano costruito la democrazia nel proprio Paese oggi sostengono l’Ucraina”, ha detto domenica il vescovo ausiliare dell’arcieparchia di Przemysl e Warszawa, Eugeniusz Popowicz, durante una speciale liturgia per la pace in Ucraina celebrata nella cattedrale della Dormizione di Maria a Varsavia.

Il presule ha ringraziato la Polonia per il sostegno dato e, fra gli altri, per aver accolto negli ospedali di numerose città una quarantina di feriti negli scontri di Kiev. In Polonia, mentre le autorità nazionali esprimono crescente preoccupazione per l’escalation dell’offensiva russa in Ucraina, si moltiplicano gli appelli alla preghiera per un’equa soluzione del conflitto, e sono sempre più numerose le iniziative di raccolta fondi della Caritas per il popolo ucraino.

Ultimo aggiornamento: 5 marzo







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