Il presidente del Congresso libico: rispetteremo la democrazia. Preoccupazioni Onu
per l'assalto al Parlamento
Elezioni parlamentari anticipate in Libia ma senza ancora una data: le autorità di
transizione del Paese accolgono la richiesta dei manifestanti che domenica sera hanno
preso d’assalto il Parlamento ferendo almeno 4 deputati. La missione Onu a Tripoli
condanna la violenza e invita al rispetto delle istituzioni. Il servizio di Adriana
Masotti:
"Rispetteremo
il percorso della Rivoluzione del 17 febbraio (quella che rovesciò il regime di Gheddafi)
e porteremo avanti il processo democratico''. Lo ha detto ieri sera il presidente
del Congresso nazionale libico, Nuri Abu Sahmein, in un intervento televisivo il giorno
dopo l'assalto condotto contro il Parlamento di Tripoli, da un gruppo di manifestanti
che chiedevano le dimissioni dei deputati. Un assalto seguito alla decisione di estendere
il mandato del Congresso, in scadenza il 7 febbraio, fino alla fine di dicembre, e
definito da Abu Sahmein una ''aggressione alla sovranità legittima''. Il presidente
del Congresso ha quindi spiegato che è allo studio una road map per consegnare
il potere il ''più velocemente possibile'' a un organismo eletto. Abu Sahmein ha quindi
lanciato un appello agli ex ribelli anti Gheddafi invitandoli a proteggere la capitale
e le istituzioni dello Stato. Espressioni di condanna dell’attacco di domenica sera
è giunta dalla missione delle Nazioni Unite in Libia che ha invitato la popolazione
a rispettare le istituzioni legittime, a rigettare l'uso della violenza in politica
e a garantire il diritto di espressione in modo da assicurare la transizione democratica,
sicurezza e stabilità nel Paese.