Colombia: la Chiesa chiede lo smantellamento delle bande criminali
Vescovo, sacerdoti, religiosi e laici delle diocesi di Quibdó e Istmina-Tadó esortano
le autorità di controllo e le forze di sicurezza ad avviare un’azione immediata per
smantellare le organizzazioni criminali che continuano a intimidire e a minacciare
la popolazione civile. Il comunicato è stato reso noto dopo il tragico attentato in
un supermercato della capitale del Dipartimento di Chocó nel quale hanno perso la
vita 4 persone e 15 sono rimaste ferite. La regione del Chocó é stata da sempre crocevia
della guerriglia, dei paramilitari e delle bande criminali che tengono in ostaggio
una popolazione povera e a maggioranza indigena, afro-americana e meticcia.
Inizialmente
i sospetti delle autorità locali sono andati alla guerriglia delle Farc le quali però
hanno smentito le accuse, in un comunicato pervenuto dall’Avana dove si svolgono i
negoziati tra il governo e il gruppo ribelle. Nella nota la Chiesa locale condanna
“l’abbandono della regione da parte dello Stato”, denuncia la corruzione che genera
tanta violenza nella zona e chiede al governo azioni concrete e coraggiose che promuovano
lo sviluppo integrale di una popolazione vittima dell’impoverimento materiale e morale.
La nota afferma che gli atti violenti contro la popolazione civile obbediscono a situazioni
di miseria economica, alle migrazioni forzate dal conflitto armato, alla corruzione,
all’egoismo, all’odio, alla mancanza di lavoro, di educazione, di salute e del rispetto
dei diritti fondamentali della persona umana. La Chiesa del Chocó chiede alla popolazione
di non arrendersi ed a continuare con fede e tenacia a lavorare per la pace. (A
cura di Alina Tufani)