Mosca fa sapere: non vogliamo la guerra con l'Ucraina
"La Russia non vuole la guerra con l'Ucraina": lo ha detto il viceministro degli Esteri
russo Karasin, nominato nei giorni scorsi rappresentante di Putin al Senato, in occasione
della richiesta di invio di truppe russe in Crimea. “Sosterremo tutte le forze favorevoli
al rafforzamento delle relazioni bilaterali, - ha detto - in particolare perché la
stabilità europea dipende da queste relazioni”. Sulla crisi ucraina, dopo che la Russia
ha preso il controllo della Crimea, ci riferisce Fausta Speranza
Nato, Ue
e Usa hanno condannato la violazione dell’integrità territoriale e in queste ore le
cancellerie internazionali sono impegnate su più fronti. Il segretario generale delle
Nazioni Unite Ban Ki Moon incontrerà oggi il ministro degli esteri russo Lavrov a
Ginevra, dove entrambi partecipano al Consiglio dei diritti dell'uomo. I vertici dell’Unione
Europea - Barroso e Van Rompuy e Catherine Ashton – sono al momento riuniti in vista
del Consiglio straordinario che comincerà tra poche ore a Bruxelles. E sembra partecipi
anche il presidente del Comitato militare Ue. Gli Stati Uniti nel corso di una riunione
speciale dell'Organizzazione per la cooperazione e le sicurezza in Europa hanno chiesto
l’invio di osservatori in Ucraina. Per "assicurare – spiegano - la protezione dei
diritti delle minoranze" e "per vegliare sul rispetto dell'integrità territoriale".
Da parte sua, l'ex premier ucraino Julia Timoshenko dichiara che “occupando" la Crimea,
la Russia "dichiara guerra anche ai garanti della sicurezza, Stati Uniti e Gran Bretagna".
Garanti perché impegnati a garantire l'integrita' territoriale dell'Ucraina in virtù
del Memorandum di Budapest del 1994, quando Kiev ha rinunciato alle armi nucleari.
Resta da dire che continua a scendere da stamattina la Borsadi Mosca: meno
10%.