Denuncia dall'Iraq: terre di cristiani emigrati depredate con complicità di funzionari
corrotti
Il politico cristiano Imad Youkhana, esponente dell'Assyrian Democratic Movement (Zowaa)
e membro del Parlamento iracheno, ha denunciato alcuni funzionari pubblici della provincia
di Ninive dopo aver raccolto testimonianze documentate sul sistema corrotto con cui
molte proprietà – terreni e case - appartenenti a cristiani cambiano proprietario
in maniera illecita e occulta, senza alcun mandato da parte dei legittimi titolari.
La frode, connessa a un giro di tangenti, avviene in combutta con alcuni addetti al
registro delle proprietà immobiliari, ed è facilitata dal fatto che gran parte dei
proprietari cristiani hanno lasciato il Paese da anni.
Secondo le fonti ufficiali
del partito Zowaa, il parlamentare Youkhana ha sollecitato un rapido intervento dei
governi locali e federali volto a smantellare il sistema truffaldino, individuarne
i responsabili e restituire le proprietà passate di mano illecitamente ai legittimi
proprietari. Il politico ha anche invitato i cristiani iracheni emigrati a verificare
lo status delle proprietà che hanno lasciato in Iraq e riaffermare il proprio pieno
diritto su di esse, coinvolgendo in questa azione anche le ambasciate irachene all'estero.
Lo
scorso settembre un attentato nei pressi dell'abitazione di Youchana aveva provocato
più di 50 feriti. All'inizio del 2006, il 70enne Yaqo Youkhana, padre di Imad, era
stato ucciso dalle truppe Usa che stavano diperdendo con le armi una manifestazione
di protesta scoppiata a Kirkuk per l'aumento del prezzo del carburante. Nel novembre
scorso, la prima conferenza promossa dalla organizzazione “Amici di Bartala” per denunciare
la manomissione degli equilibri demografici nella Piana di Ninive (e in altre aree
dove sono storicamente concentrate comunità cristiane autoctone irachene) aveva auspicato
anche l'introduzione di misure di controllo per impedire che il mercato immobiliare
e la vendita o le acquisizioni illegali di terreni assumessero carattere intimidatorio
nei confronti dei cristiani. (R.P.)