Crimea: appello alle nazioni del mondo del vescovo di Odessa
Forte preoccupazione per la situazione in Ucraina che si trova “ad un passo dalla
Guerra aperta” ed un appello “a tutte le nazioni del mondo” perché aiutino il Paese
a ritrovare la strada del dialogo e della pace. A lanciarlo è mons. Bronislav Biernacki,
vescovo cattolico di Odessa-Simferopoli. Parte della sua diocesi si trova nella Repubblica
Autonoma di Crimea.
In un messaggio fatto arrivare all'agenzia Sir, il vescovo
scrive: “Mentre il mondo intero sta guardando la situazione in Ucraina con grande
ansia, anche la Chiesa cattolica è fortemente preoccupata per l’evolversi della situazione
nel nostro Paese, che è ora ad un passo dalla guerra aperta che può coinvolgere una
parte molto più grande della regione. Essendo il vescovo della diocesi di Odessa-Simferopoli
di cui una parte è nella Repubblica Autonoma di Crimea, devo esprimere la mia più
grande tristezza per quanto sta accadendo nella mia diocesi. Come cattolici chiediamo
pace e dialogo. Capiamo che ogni nazione ha il diritto di decidere autonomamente circa
il suo futuro. Capiamo che tutti i cambiamenti politici devono compiersi senza alcuna
influenza esterna. Vedendo ora che questa regola fondamentale di condotta internazionale
è stata tradita, facciamo appello a tutte le nazioni del mondo a lavorare insieme
con l‘Ucraina per aiutarci a riportare la pace e la comprensione tra le diverse parti
in conflitto”.
Durante tutto il tempo di crisi la Chiesa cattolica in Ucraina
ha ripetutamente chiesto al popolo ucraino di pregare e chiedere a Dio il dono della
pace. “Insieme ai miei confratelli, altri vescovi dell‘Ucraina - dice il vescovo di
Odessa - anche io faccio appello al popolo ucraino di iniziare settimana dopo settimane
a pregare e digiunare con l’intenzione di chiedere soluzioni pacifiche per l‘Ucraina.
Voglio invitare anche le persone di altre nazioni ad unirsi a noi in questa preghiera.
Siamo tutti profondamente convinti. Che il Dio della Pace possa portare pace e felicità
a tutti i nostri fratelli e sorelle in Ucraina, a prescindere alla loro provenienza
nazionale o religiosa. Possa il Signore della misericordia concederci la pace”.
Dal
canto suo - riporta l'agenzia AsiaNews - il reggente della Chiesa ortodossa ucraina-Patriarcato
di Mosca, il metropolita Onufry, ha lanciato un appello al primate della Chiesa ortodossa
russa, il patriarca Kirill, affinché faccia il possibile per evitare spargimenti di
sangue in Ucraina, dopo che il Cremlino ha ottenuto il via libera dal Senato russo
all'invio di truppe. (R.P.)