2014-03-02 14:12:27

Crisi in Crimea: Kiev richiama i riservisti, Usa e Nato criticano Putin. Per l'Italia inaccettabile la violazione territoriale


Sempre alta la tensione tra Russia e Ucraina per la penisola della Crimea. Un migliaio di uomini armati ha circondato una base della Guardia di frontiera ucraina nel sud della Crimea, mentre il comandante della marina ucraina ha giurato fedeltà alle autorità filo russe della Crimea. Oggi la leader ucraina Timoshenko sarà a Mosca, mentre nella seduta di ieri il Consiglio di Sicurezza di Kiev ha richiamato i riservisti. Dal Palazzo della Rada di Kiev e dal Maidan, la cronaca di Giuseppe D’Amato:RealAudioMP3

La sessione straordinaria a porte chiuse è iniziata con oltre una quartina di minuti di ritardo. Si è aspettato fino all’ultimo i deputati, che, di corsa, sono tornati a Kiev. La tensione si taglia col coltello. La mobilitazione generale dei riservisti, con l’inizio di immediate esercitazioni, è la principale decisione assunta dal Consiglio di sicurezza ucraino, approvata dalla Rada insieme ad altre misure non rese note. Sono in corso consultazioni con partner internazionali. Per adesso non viene promulgato lo Stato d’emergenza. L’esecutivo ha cominciato, invece, le procedure finali per la firma del Patto di Associazione con l’Unione Europea. Davanti al palazzo del governo, abbiamo visto 7-8 uomini in divisa delle milizie di AutoDifesa non armate. Sul Maidan sono, al contrario, migliaia le persone presenti.

Il via vai di gente è continuo, mentre gli oratori si alternano dal palco, abbellito con una statua della Madonna. “Giù le mani dalla Crimea”, è uno degli slogan. La guerra di informazioni è totale. A Kiev, pare vi sia stata un’azione diversiva nella notte, ma non abbiamo potuto verificarla. I russi denunciano l’entrata nella regione di confine di Belgorod di guerriglieri legati all’ultranazionalismo ucraino. Non è vero, però, che il gruppo “Settore di Destra” abbia chiesto aiuto al terrorista Doku Umarov in Caucaso. Sono stati i pirati informatici ad aver violare un account. In Crimea, la notte è passata tranquilla. I soldati ucraini di stanza a Sebastopoli hanno lasciato la città, dove ovunque sono appesi tricolori russi. Fonti autorevoli indipendenti comunicano di aver visto persone scavare delle trincee al confine tra Crimea ed Ucraina.

E dalla comunità internazionale continuano ad arrivare reazioni di fronte all’escalation della crisi ucraina. Il segretario di stato Usa, John Kerry, ha parlato di posto nel G8 a rischio per Mosca, che secondo la Nato “minaccia la pace e la sicurezza in Europa”. E l’ombra del boicottaggio investe anche il vertice degli otto grandi, in programma a Sochi il prossimo giugno. Davide Maggiore: RealAudioMP3
I Paesi del G8 - ha avvertito Kerry - sono pronti “ad andare fino in fondo, allo scopo di isolare la Russia”, mentre la destra al Congresso vorrebbe escludere Mosca dalle organizzazioni internazionali. Bando dei visti e congelamento dei beni, invece, sono le ipotesi dello stesso segretario di Stato di Washington, secondo cui “l’ultima cosa” che il suo Paese vuole “è un’azione militare”. Ma gli Stati Uniti hanno minacciato esplicitamente di boicottare il G8 di Sochi, e invitato gli alleati a fare altrettanto, con Gran Bretagna e Francia che hanno già sospeso la partecipazione alle riunioni preparatorie. Le azioni della Russia infrangono “i principi della Carta delle Nazioni Unite”, ha ribadito il segretario generale della Nato, Rasmussen, mentre la Cina ha auspicato una “soluzione politica”, invitando a “salvaguardare i diritti della popolazione di ogni etnia” dell’Ucraina. L’Osce, l’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza, si è riunita a Vienna. E in preparazione del vertice di domani tra i ministri degli Esteri dell’Unione Europea, Incontro del presidente del consiglio italiano Renzi con le responsabili della Difesa, Pinotti, e degli Esteri, Mogherini. In nota palazzo Chigi afferma che "il governo italiano si associa alle pressanti richieste della comunità internazionale affinché sia rispettata la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. Violazioni di tali principi sarebbero per l'Italia del tutto inaccettabili".
Ultimo aggiornamento: 3 marzo











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