Ucraina: appello per la pace dei capi delle Chiese di 13 Paesi
Il Comitato consultivo interconfessionale cristiano (Ccic) - composto dalle comunità
cristiane ortodosse, cattoliche e protestanti di Azerbaigian, Armenia, Bielorussia,
Kazakistan, Kirghizistan, Lettonia, Lituania, Moldavia, Russia, Tagikistan, Uzbekistan,
Ucraina ed Estonia - ha reso noto una dichiarazione sulla situazione in Ucraina. "Noi,
rappresentanti delle Chiese - si legge nel comunicato - ci siamo riuniti per esprimere
la nostra comune visione su alcune questioni vitali che preoccupano la popolazione
dei nostri Paesi. In questi giorni le nostre preghiere e la nostra solidarietà sono
rivolte al popolo ucraino, che sta attraversando dure prove. Tutte le nostre comunità
pregano per coloro che sono morti o hanno sofferto nel corso del recente scontro politico
e sociale, affinché una pace duratura e la comprensione - scrivono i Capi delle Chiese
del Ccic - si stabiliscano tra tutti i cittadini della Repubblica sorella di Ucraina,
indipendentemente dalla loro appartenenza etnica o religiosa. Esortiamo tutti coloro
da cui dipende il futuro dell’Ucraina - proseguono - ad attenersi rigorosamente al
principio della libertà di coscienza e di religione, e alla non ingerenza dello Stato
e delle forze politiche negli affari interni delle organizzazioni religiose. Ricordiamo
tutti molto bene le tragiche conseguenze che una tale situazione ha avuto per la storia
dei nostri Paesi. I metodi rivoluzionari, ogni appello alla violenza, alla discriminazione
e alla presa con la forza dei luoghi sacri non possono che nuocere all’unità tra i
cristiani e ai buoni rapporti tra le organizzazioni religiose e lo Stato, volti alla
prosperità e al benessere di tutta la società". La dichiarazione si conclude con l'esortazione
al popolo ucraino "a fare ogni sforzo per evitare eventuali provocazioni, e a mantener
vivo nel cuore l’amore per ogni prossimo, per la sua dignità umana e il suo credo
religioso. Da parte nostra, esprimiamo la nostra sincera volontà di promuovere, con
la preghiera e l’impegno, il dialogo fraterno e la pace nella società ucraina". (I.P.)