Sangue in Iraq per la faida tra sciiti e sunniti. Oltre 50 morti nelle violenze di
ieri
Non accenna a diminuire l’ondata di violenza che ha colpito l’Iraq. Ormai da mesi
la lotta tra fazioni sciite e sunnite sta interessando il Paese mietendo vittime.
Solo ieri sono stati 52 i morti. Ce ne parla Benedetta Capelli:
E’ una guerra
vera e propria quella che si sta combattendo all’interno dell’Iraq, Paese ormai dilaniato
dal conflitto tra sunniti e sciiti. Ieri a Baghdad una motocicletta carica di esplosivo
è saltata in aria provocando 31 morti. Una ventina le vittime in altri attacchi nel
Paese. Non c’è stata alcuna rivendicazione dell’attentato nella capitale ma le autorità
sono convinte che ci sia la mano dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante, formazione
sunnita legata da Al Qaeda. Sono stati loro per mesi i responsabili di vari attentati
in particolare nella provincia di Al Anbar, la loro roccaforte, dove però da tempo
è in corso una vasta offensiva dell'esercito iracheno. Per ovviare ai numerosi disagi
per la popolazione della zona, il governo di Baghdad ha stanziato quasi 13 milioni
di euro ma non si esclude che la cifra possa salire ancora. Le autorità locali infatti
hanno fatto sapere che il risarcimento non è sufficiente per aiutare gli sfollati
e per riparare ai danni provocati dall'operazione antiterrorismo. Secondo una recente
stima, sarebbero almeno 60mila le famiglie fuggite dalla provincia di Al Anbar. Il
bilancio delle violenze solo a gennaio – il mese più sanguinoso dal 2008 - parla chiaro:
i morti in Iraq sono stati più di mille.