2014-02-28 14:11:59

Visita del Papa al Seminario Romano Maggiore. Intervista con il card. Vallini


Papa Francesco si reca oggi alle 18,00 – è la sua prima volta - al Pontificio Seminario Romano Maggiore per incontrare i seminaristi di Roma in occasione della festa della Madonna della Fiducia. Sull’attesa di questo incontro ascoltiamo il cardinale vicario Agostino Vallini, al microfono di Luca Collodi:RealAudioMP3

R. - C’è una grande gioia, una grande attesa, e certamente questa sera il Santo Padre dialogherà con i seminaristi e darà loro un forte incoraggiamento e delle luci per il loro cammino formativo.

D. - Come sta cambiando il seminarista nella Diocesi di Roma?

R. - La novità più grande è che la maggioranza dei seminaristi è composta da giovani adulti, normalmente già in possesso di titoli di studi accademici, che hanno maturato la loro scelta nelle parrocchie o in altre forme di esperienze spirituali; sono giovani che fanno un cammino di discernimento, perché prima di iniziare la formazione in senso stretto, frequentano il seminario, anche se in modo alterno, per un anno propedeutico di discernimento, di approfondimento della loro vocazione. In seguito, cominciano gli studi della filosofia e della teologia e il loro itinerario di formazione che prevede anche esperienze pastorali e soprattutto il forgiare lo spirito in un’esperienza di vita comunitaria. Saranno chiamati dal sacerdote ad essere guide di comunità: il Seminario li prepara a questo. Direi che oggi c’è una maggiore consapevolezza dell’impegno ma anche direi della generosità e tanta passione.

D. - Quindi per Roma si può parlare di una tradizione di vocazioni adulte …

R. - È un po’ una tradizione, ormai da molti anni; ci sono anche numeri più piccoli di giovani che vengono dal cammino preparatorio al Seminario Maggiore: quelli del Seminario Minore. Però, certo, oggi sarebbe necessario anche un numero maggiore di giovani e di vocazioni per Roma.

D. – Questi giovani restano o ci sono anche delle uscite dal Seminario?

R. - Partiamo dalla considerazione che la chiamata del Signore attende una risposta libera. Durante il cammino formativo, se un giovane comprende o è aiutato a comprendere, che il cammino seminaristico non è il suo bene viene aiutato o sceglie di lasciare. Sono eccezioni per la verità, perché prima di entrare nell’itinerario di formazione seminaristica vero e proprio, c’è una preparazione, contatti, discernimento, fatto anche con delle guide, e questo certo dispensa poi da sorprese successive.

D. - Quale sarà l’augurio che rivolgerà la comunità dei seminaristi al Papa questa sera?

R. - Come tutti, c’è un grande affetto verso la persona di Papa Francesco e quindi sono desiderosi di ascoltare che cosa il cuore del Papa confida loro, ma gli augureranno un lungo Pontificato e prometteranno di essergli accanto con la preghiera e con la generosa sequela.







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