Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica
Nell'ottava Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui
Gesù invita ad affidarsi alla Provvidenza e a non attaccare il cuore al denaro, perché
non si può servire Dio e la ricchezza nello stesso tempo. Quindi conclude:
“Non
preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun
giorno basta la sua pena”.
Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento
di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio diocesano missionario
“Redemptoris Mater” di Roma:
Alla base del
Vangelo di oggi c’è una parola del Signore che impegna tutta la sua autorità divina:
“Io vi dico”. Questo richiede da noi un ascolto particolarmente attento: “Nessuno
può servire due padroni... Non potete servire Dio e la ricchezza”. I discepoli debbono
decidersi una volta per sempre. “Questa sorda lotta si può ridurre di fatto a due
contendenti, come due poli che dirigono tutta la vita umana: servire Dio oppure servire
mammona” (T. Federici), dove l’aramaico “mamona” significa “lucro”, “denaro”. A riprova
della verità della sua parola, il Signore offre due brevi immagini: guardare gli uccelli
del cielo e i gigli del campo: non ammassano in granai, non filano…, eppure il Padre
vostro celeste li nutre e li veste gloriosamente come neppure Salomone, in tutta la
sua gloria, fu mai rivestito. E se Dio – si noti “il vostro Padre” – fa questo con
delle piccole creature, non farà assai più per voi, Egli che sa che ne avete bisogno?
Già nel profeta Isaia troviamo una parola forte (cf la prima lettura di questa domenica):
“Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio
delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò
mai. Ecco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato, le tue mura sono sempre davanti
a me (Is 49, 15-16). La parola conclusiva del Vangelo ci svela il senso radicale di
questa parola: “Cercate, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste
cose vi saranno date in aggiunta”. Il Signore ci vuole strappare dall’ansia per il
domani: ci ama e ci vuole far vivere in pace.