2014-02-27 20:19:33

Politica: bufera per il ritiro del decreto "Salva Roma, mentre c'è aria di scissione nel M5S


In Italia giornata politica ad alta tensione. Dopo il ritiro del decreto cosiddetto Salva Roma, che provoca un buco di 600 milioni, il sindaco della Capitale Marino minaccia il blocco della città da domenica se non arriveranno risposte dal governo. Aria di scissione intanto nel Movimento 5 Stelle, in seguito all’espulsione di quattro senatori dissidenti rispetto alla linea Grillo. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Prima il temporale, poi una parziale schiarita sul cielo di Roma Capitale. Il sindaco Marino avverte che senza risorse dal primo marzo sono a rischio non solo i servizi e gli stipendi dei dipendenti comunali, ma anche un evento di portata planetaria come la canonizzazione di due Papi, in programma il 27 aprile e per la quale ricordiamo è previsto l'arrivo di 5 milioni di persone. I toni di Marino non sono piaciuti a Renzi. Palazzo Chigi fa sapere di lavorare per risolvere con urgenza un problema non creato da questo governo. E dopo telefonate infuocate nel mattino, tra il premier e il sindaco il confronto si è rasserenato. Questo venerdì probabilmente il Consiglio dei ministri approverà un decreto che accoglie alcune misure contenute nel decreto Salva Roma ritirato. Non si placa invece, anzi si alimenta, il durissimo scontro in casa Cinque Stelle. Dopo l’espulsione dei 4 senatori ribelli, confermata dalla rete, si accelera lo strappo nel Movimento, con le dimissioni di una decina di senatori e di due deputati, che denunciano minacce e la totale mancanza di democrazia interna. Replica Grillo: nessuna motivazione ideologica. La diaspora non sembra preoccupare gli ortodossi del partito. Ma c'è già chi ipotizza nuove alleanze tra i fuoriusciti grillini e una parte della sinistra.







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