Ancora proteste antigovernative in Venezuela. Il presidente Maduro vertice d'emergenza
In questa crisi mobilitati anche i vescovi venezuelani, che in un attento comunicato
chiedono di rispettare il diritto a esprimere il dissenso e condannano l’eccesso di
forza e ogni tipo di violenza. Intanto nella notte, proprio con lo scopo di risolvere
una situazione che potrebbe diventare esplosiva, il presidente Maduro ha convocato
una riunione tra tutte le forze sociali. Assente il leader dell’opposizione Capriles
e i responsabili della protesta studentesca. Sentiamo Francesca Ambrogetti:
Un comitato
di cinque membri coordinerà in Venezuela il dialogo tra i diversi settori. La decisione
è stata presa nel corso della Conferenza per la Pace convocata dal Presidente. Nicolas
Maduro ha chiesto un accordo per rispettare la costituzione e mettere fine alle violenze;
il Presidente ha detto che le porte sono sempre aperte e ha ribadito a tutti l’invito
a partecipare al dialogo che proseguirà nei prossimi giorni. Maduro, in un discorso
televisivo, ha accusato degli incidenti i piccoli gruppi fascisti; l’opposizione invece
accusa il governo per la repressione ed è stata creata una commissione per fare luce
sulle responsabilità delle forze dell’ordine. Un’altra – come richiesto dagli imprenditori
– esaminerà la difficile situazione economica all’origine delle contestazioni e i
possibili provvedimenti per superare la crisi. Ieri, ancora manifestazioni in alcune
città del Paese, mentre a Caracas centinaia di donne vestite di bianco hanno marciato
in silenzio dalla sede della Conferenza Episcopale per protestare contro la repressione.
I vescovi avevano fatto sentire la loro voce per chiedere un dialogo sulla base del
rispetto e denunciare la violenza da ogni parte.