Nigeria. Strage di Boko Haran in un liceo di Bani Yadi
“Un omicidio insensato frutto di una folle e cieca violenza terrorista”. Così il presidente
della Nigeria, Goodluck Jonathan, ha condannato l’attentato, di Boko Haram, al liceo
federale di Bani Yadi, in cui 43 studenti sono stati barbaramente uccisi nella notte
tra lunedì e martedì. Giulio Albanese:
Gli estremisti Boko Haram hanno
colpito di nuovo nel nord-est della Nigeria con inaudita ferocia. Le vittime al momento
sono oltre quaranta, tutti giovani inermi del liceo federale di Bani Yadi nello Stato
di Yobe, condannati a morte perché considerati colpevoli di studiare qualcosa di diverso
dal Corano. Alle 2 di notte gli studenti dormivano - ragazzi e ragazze tra gli 11
e i 18 anni – alloggiati nelle tradizionali camerate, lontani dalle loro famiglie
proprio per poter avere un’istruzione «all’occidentale». Il gruppo jihadista ha prima
lanciato bombe a mano, poi sparato raffiche a ripetizione contro i giovani che tentavano
di fuggire. I feriti, stando alle testimonianze dei sopravvissuti, sono stati freddati
a colpi di machete. Alla fine, l’edificio è stato dato alle fiamme e solo successivamente
i terroristi si sono dileguati nel buio, in uno scenario infernale in cui risuonavano
le urla dei sopravvissuti. Pare che il numero delle vittime sia destinato a salire.
Al momento sono quasi tutti maschi, decine i feriti, alcuni dei quali sono stati orribilmente
mutilati.