Il Papa prega per il Venezuela scosso da violenze: cessate gli scontri e riconciliatevi
“Seguo con particolare apprensione quanto sta accadendo in questi giorni in Venezuela”.
Papa Francesco ha voluto concludere l’udienza generale di ieri con uno sguardo al
Paese latinoamericano, che da tre settimane è scosso da un’ondata di violenza antigovernativa.
Mobilitati anche i vescovi venezuelani, che in un lungo comunicato chiedono di rispettare
il diritto a manifestare il dissenso e condannano l’eccesso di forza usato in diverse
circostanze contro i manifestanti. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Una quindicina
di persone senza vita, 140 feriti e ancora nessuna certezza su come evolverà la protesta
di massa che da 14 giorni ha investito il governo del presidente venezuelano, Maduro,
il quale tenta una mediazione attraverso la Conferenza nazionale per la pace indetta
per oggi. Preoccupato da questo scenario, Papa Francesco è intervenuto alla fine dell’udienza
generale con un appello, indirizzato soprattutto ai leader del Paese sudamericano:
“Auspico
vivamente che cessino quanto prima le violenze e le ostilità e che tutto il popolo
venezuelano, a partire dai responsabili politici e istituzionali, si adoperi per favorire
la riconciliazione, attraverso il perdono reciproco e un dialogo sincero, rispettoso
della verità e della giustizia, capace di affrontare temi concreti per il bene comune”.
L’appello
di Papa Francesco termina con la preghiera a Dio per le vittime degli scontri e le
loro famiglie, per intercessione della Vergine di Coromoto, Patrona del Venezuela.
Ma assieme al Papa anche i vescovi del Paese hanno levato la voce denunciando la brutalità
usata dalle forze dell’ordine in alcuni casi contro i dimostranti. “Gli studenti e
il popolo – si legge in un loro comunicato – hanno il diritto di protestare secondo
le disposizioni della Costituzione, ma si deve sempre evitare che la protesta degeneri
in violenza. Le autorità di polizia e i militari sono tenuti a rispettare i diritti
umani (...) La Costituzione venezuelana garantisce le condizioni di una società pluralistica”.
In sintonia con Papa Francesco, i presuli venezuelani ribadiscono che la Chiesa del
Paese “è favorevole al dialogo ed invita tutti gli uomini e le donne del Venezuela
a mostrare al mondo che l'insegnamento di Gesù, il Signore, ci guida per diventare
costruttori di una pace autentica.”
E nel segno della riconciliazione – e di
buon auspicio per la Conferenza nazionale convocata da Maduro – va intesa anche la
“Messa per la pace”, di sapore ecumenico, che verrà celebrata oggi alle 18, ora locale,
davanti alla cattedrale di Ciudad Guayana. A promuoverla il vescovo della diocesi,
Mariano José Parra Sandoval, e il pastore della Chiesa cristiana di Gesù Cristo, Christian
Sebastia.